Primarie Pd Roma, c’è stato un errore nel conteggio: solo 44mila i votanti
Update 20.30. Il comitato delle primarie del centrosinistra ha comunicato che sono risultati 567 i voti non espressi e non 2866 come detto in precedenza; le nulle 326 e non 843. Hanno votato quindi in 44.501 e non in 47mila come inizialmente comunicato.
"Il nostro è un organo collettivo, stiamo lavorando e stiamo verificando se effettivamente ci sono stati errori sul conteggio delle schede bianche", fanno sapere dal comitato promotore delle primarie del centrosinistra a Roma. Una scelta che arriva dopo le dichiarazioni al Messaggero di un dirigente nazionale del Partito democratico che aveva affermato "di avere gonfiato virtualmente le schede bianche e le nulle per fare aumentare l'affluenza". Su 47mila votanti, le schede bianche sono state 2.866, circa l'8 per cento. Troppe secondo qualcuno. Tanto da far pensare che molte di queste possano essere state inserite da qualcuno nelle urne per far aumentare il numero totale dei votanti in modo da evitare un possibile flop. Nel 2013, quando vinse Marino, andarono a votare ai gazebo circa 100mila persone. Il vistoso calo dopo tre anni, all'indomani della vittoria di Roberto Giachetti, candidato ufficiale del centrosinistra come sindaco di Roma, è stato giustificato così da Matteo Orfini, presidente del Pd e commissario del partito romano: "La volta scorsa c'era Pd delle truppe cammellate di quelli che sono stati arrestati, delle file di rom e quant'altro questi sono dati veri di un partito vero che per fortuna ha ancora tanto lavoro da fare e sta rinascendo".
La reazione di Giachetti: "Che cambia con 2mila voti in più?"
"Se è vero vorrei conoscere quel genio che ha messo schede bianche per aumentare affluenza. Che cambia con 2.000 voti in più? Pensiamo a Roma", è stato il commento di Roberto Giachetti. Mentre Roberto Morassut ha commentato su Facebook: "Non voglio credere che il numero delle schede bianche e nulle espresse alle primarie sia stato artificiosamente aumentato per rendere il dato del l'affluenza al voto più "dignitoso" di quello reale. Cioè per portare i 43 mila votanti reali ( come risultarono domenica sera al mio comitato elettorale ) a 47 mila circa. Se questo fosse stato fatto sarebbe puerile e non cambierebbe la fisionomia di un dato dell'affluenza che testimonia una sofferenza ed un distacco serio del nostro rapporto con la città".
