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Preso l’orco della stazione Termini: l'”inglese” ha abusato di decine di bambini

Un 52enne americano è stato arrestato in flagranza di reato mentre consumava un rapporto con un 14enne in un appartamento a pochi passi dalla stazione Termini. L’uomo, un ingegnere di Chicago che lavorava per la multinazionale Boeing, aveva affittato un appartamento nella Capitale dove ogni giorno portava uno o più ragazzini minorenni per abusare di loro.
A cura di An. Mar.
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È un ingegnere americano l'orco della stazione Termini, il molestatore di decine di bambini. L'inglese, come veniva soprannominato nella zona a causa del suo accento anglofono, è stato arrestato con l'accusa di pedofilia dalla polizia che lo ha sorpreso mentre aveva un rapporto con un 14enne nel suo appartamento. L'uomo, 52 anni, dipendente del colosso statunitense Boeing si stabilito da un mese nell'appartamento vicino alla stazione Termini da Chicago, dove viveva. Una scelta non casuale quella della zona dove è attivo un giro di prostituzione minorile radicato nel vicino quartiere Esquilino, dove l'uomo andava "a caccia" di vittime.

Era solito portare a casa anche due o tre a sera e non passava certo inosservato nell'ambiente, probabilmente, tanto da essere diventato ormai un abitué ben noto tra i predatori di minorenni. Gli investigatori del commissariato Viminale lo ha osservato per giorni prima di sorprenderlo in flagranza di reato mentre consumava un rapporto con un 14enne. Le indagini hanno accettato che l'uomo sceglieva tra le sue vittime Rom, ragazzini e africani e anche italiani che ricompensava con somme che vanno dai 50 ai 150 euro. Nel maggio del 2015, la polizia ferroviaria ha scoperto nella zona della stazione Termini un giro di prostituzione minorile che vedeva con ragazzini tra i 13 e i 17 anni prostituirsi tra i bagni della stazione.

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