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Risolti tre casi di omicidio grazie a killer pentito: “25 mila euro per ogni delitto”

Dopo mesi di indagini, i carabinieri hanno individuato i mandanti degli assassini di Federico di Meo, Sesto Corvini e Roberto Musci. Determinante la collaborazione del killer di professione Giancarlo Orsini.
A cura di En.Ta.
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Sono gli autori di tre degli omicidi più efferati avvenuti a Roma negli ultimi anni. Dopo mesi di indagini, i carabinieri hanno individuato gli assassini di Federico di Meo, ucciso con 5 colpi d'arma da fuoco alla testa e al torace, in un agguato in strada il 24 settembre 2013 a Velletri; di Sesto Corvini, cinque colpi di pistola mentre si trovava alla guida del suo furgone, il 9 ottobre 2013, a Casalpalocco; di Roberto Musci, assassinato con cinque colpi alla testa alle 11.15 circa del 23 gennaio 2014 a Casalotti. L'esecutore materiale di questo omicidio era già stato arrestato nel luglio 2014, mentre ora è stato individuato anche il mandante del delitto. Sei le persone ritenute responsabili dai carabinieri. Presi anche gli autori di tre attentati con armi avvenuti nel 2013 con la “gambizzazione” delle vittime. Agli indagati viene contestata anche l’aggravante di cui all’art. 7 della legge 203/1991 per avere agito avvalendosi delle condizioni di cui all’art. 416 bis c.p. e con il metodo mafioso.

Gli arresti grazie ad un pentito

Gli arresti e le indagini sono state portate a termine grazie alla collaborazione di Giancarlo Orsini, arrestato lo scorso luglio per l'omicidio di Roberto Musci avvenuto il 23 gennaio 2014. L'uomo ha confessato di essere un killer di professione e forniti prove e circostanza per risolvere i tre omicidi e le tre gambizzazioni. In seguito ad approfondite indagini, con analisi del Ris e riscontri investigati, si è arrivati ai mandanti arrestati oggi dai carabinieri di Roma e dagli agenti squadra mobile.

Il tariffario del killer: 25mila euro per un omicidio

Secondo quanto raccontato dallo stesso Orsini, il killer, in passato buttafuori nei locali notturni, era ben inserito in diversi ambienti malavitosi della Capitale, aveva un vero e proprio tariffario per i suoi servigi: 25 mila per un omicidio, 3 o 4mila euro per ferimenti e gambizzazioni.
A quanto ricostruito dagli investigatori Orsini, che in passato aveva lavorato come buttafuori in locali notturni, era conosciuto negli ambienti criminali e aveva un vero e proprio tariffario: 25mila euro per gli omicidio e dai 3 ai 4mila euro per ferimenti e gambizzazioni.

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