Prepotenze e minacce contro i vicini e i loro bambini piccoli: scatta il divieto di avvicinamento
Si sa la convivenza tra vicini non è sempre facile, ma a volte si può trasformare in un vero e proprio incubo. È il caso di una famiglia residente alla Romanina, periferia sud della capitale, che per anni è stata costretta a subire gli insulti, le minacce e le prepotenze dei loro dirimpettai, che non si fermavano neanche di fronte alla presenza di una bambina di soli tre anni prendendo di mira anche lei. Esasperati e spaventati che la situazione potesse degenerare dopo otto anni di litigi, i due coniugi hanno deciso di recarsi e denunciare tutto con in mano i filmati fatti di nascosto con un cellulare, che documentavano le azioni dei vicini di casa.
Così un 49enne romano e 20enne di nazionalità bulgara si sono visti recapitare un divieto di avvicinamento ai luoghi normalmente frequentati dalla famiglia. "In particolare, l'uomo ha ripetutamente ingiuriato, minacciato di morte e aggredito verbalmente la coppia anche alla presenza dei figli minori. – si legge in una nota – Lo stesso comportamento era tenuto anche dal ragazzo bulgaro, che da circa un anno utilizzava la sala hobby del 49enne e che aveva assunto un atteggiamento provocatorio e arrogante, con quotidiane condotte di disturbo al condominio e alla famiglia denunciante, tenendo la musica ad alto volume quasi per l'intera giornata e rivolgendo pesanti affermazioni nei confronti della bambina di 3 anni, il tutto ripreso e documentato attraverso un telefono cellulare. Tali atteggiamenti, dovuti a questioni spesso futili e riconducibili a problematiche di vicinato, hanno ingenerato in tutta la famiglia un senso di profondo timore tanto da indurla a non uscire di casa per sottrarsi alle angherie dell'uomo".