Premio letterario giornalistico Piersanti Mattarella 2019: sarà dedicato a Marco Vannini
Un premio letterario giornalistico dedicato a Marco Vannini. Sarà "in memoria e alla verità per la giustizia" del 20enne di Cerevetri ucciso da un colpo di pistola nella villetta dei genitori della fidanzata a Ladispoli, sul litorale della provincia di Roma il 18 maggio del 2015, la quinta edizione del premio Piersanti Mattarella. Questa la decisione della onlus ‘La memoria nel Cuore' per il concorso istituito in onore del politico, vittima di mafia, ucciso in via della Libertà a Palermo il 6 gennaio del 1980. La finale di quest'anno è in programma per il 28 settembre prossimo, nell'Abbazia di Montecassino, in provincia di Frosinone. Vincitrice dell'edizione del 2018 la giornalista Federica Angeli con il suo libro ‘A mano disarmata', che racconta la lotta contro la criminalità organizzata di Ostia, un'esperienza vissuta dall'autrice in prima persona.
Premio Piersanti Mattarella
Il premio letterario giornalistico Piersanti Mattarella, è stato istituito dalla onlus HaTikvah Israel – La Memoria nel Cuore. È possibile partecipare attraverso il bando pubblicato sul sito web ufficiale del premio, presentando libri editi, libri inediti, libri d’inchiesta giornalistici, articoli di inchiesta giornalistica e servizi televisivi, libri di poesie, in lingua italiana. L'obiettivo, è valorizzare e promuovere espressioni d’ingegno letterario e culturale di ogni ispirazione sociale per celebrare l’opera morale, istituzionale e civile di Piersanti Mattarella, presidente della Regione Siciliana e avversario instancabile della cultura mafiosa.
Chi è Piersanti Mattarella
Piersanti Mattarella, fratello dell'attuale capo di Stato Sergio, è stato un politico italiano di grande spessore morale, esponente della Democrazia Cristiana, che ha combattuto la mafia in Sicilia, terra dilaniata dall'organizzazione criminale. Dopo l'omicidio di Peppino Impastato,, Pierasanti pronunciò a viso aperto un duro discorso contro Cosa Nostra. Il procuratore nazionale antimafia, Pietro Grasso, nel libro ‘Per non morire di mafia', ha scritto che Piersanti Mattarella "stava provando a realizzare un nuovo progetto politico-amministrativo, un'autentica rivoluzione. La sua politica di radicale moralizzazione della vita pubblica, secondo lo slogan che la Sicilia doveva mostrarsi ‘con le carte in regola', aveva turbato il sistema degli appalti pubblici con gesti clamorosi, mai attuati nell'Isola". Fu ucciso una domenica, mentre era a bordo di una Fiat 132 insieme con la moglie, i due figli e la suocera per andare a messa. Un sicario si avvicinò al finestrino e gli sparò contro dei colpi di pistola.