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Pranzo di Natale con i poveri di Sant’Egidio: la prima volta nel 1982 a Santa Maria in Trastevere

Da quel primo Natale con ospiti una ventina di anziani e senza tetto, i pranzi di Natale di Sant’Egidio si sono diffusi in tutta Italia e in tutto il mondo. Un momento di solidarietà che ogni anni coinvolge più di 300.000 persone. “Oggi siamo molti di più ai pranzi di Natale con i poveri, circa 60 mila in un centinaio di città italiane e 240 mila in oltre 70 Paesi di tutti i continenti”.
A cura di Redazione Roma
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La prima volta è stato il 25 dicembre del 1982, quando la basilica di Santa Maria in Trastevere è stata apparecchiata per un piccolo gruppo di senza dimora e anziani per passare insieme il Natale. Da quel momento, da quella prima tavola, il pranzo di Natale con i poveri e gli ultimi della Comunità di Sant'Egidio è diventata una tradizione, un momento di solidarietà che si è moltiplicato in tutta Italia e non solo. Decine di migliaia le persone coinvolte, tra ospiti e volontari solo nella Penisola, molti di più in tutti e cinque i continenti.

Nata nel 1968 da un gruppo di giovanissimi cattolici romani, la Comunità di Sant'Egidio interpretava la temperie di rinnovamento della società che coinvolgeva anche la Chiesa nello spirito del Concilio Vaticano II. Basata sulla pratica e la lettura collettiva del Vangelo, questa prima comunità di giovani studenti laici da subito indirizzava la sua azione concreta in direzione dei più deboli, degli emarginati degli ultimi, contro le guerre. Ora che l'associazione è diffusa in moltissimi paesi, non ha mai perso però questa caratteristica che ne fa una delle più importanti realtà laiche del cattolicesimo nel mondo.

"Santa Maria in Trastevere è il luogo dove abbiamo cominciato, il 25 dicembre 1982, con un piccolo gruppo di senza dimora e anziani. – spiega la Comunità di Sant'Egidio che proprio a Trastevere ha la sua casa madre – Oggi siamo molti di più ai pranzi di Natale con i poveri, amici della Comunità di Sant'Egidio durante tutto l'anno: circa 60 mila in un centinaio di città italiane e 240 mila in oltre 70 Paesi di tutti i continenti".  "Lo facciamo perché nessuno sia escluso – racconta ancora la Comunità – una grande tavolata che mette insieme tante persone diverse tra loro. Un Natale per tutti. In un tempo in cui si parla e si vive troppo spesso all'insegna della contrapposizione e dello scontro vogliamo offrire il volto umano delle nostre città italiane".
Anche oggi l'appuntamento è alle 12.00 a Santa Maria in Trastevere: le navate della chiesa si trasformano in un refettorio per tutti e tutte, senza distinzione e senza distinguo. Un Natale davvero per tutti, come la Comunità di Sant'Egidio ama ripetere.

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