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Ponte Settimia Spizzichino, vittima della Shoah, diventa ponte Garbatella: “Sconcertati”

La denuncia arriva da Michele Centorrino, assessore dell’VIII Municipio della Capitale, che annuncia formali rimostranze e richieste di spiegazioni al Campidoglio. “Domani stesso invierò una lettera al Comune e chiederò rispetto per Settimia Spizzichino e i suoi familiari”. Il ponte è stato inaugurato nel 2012.
A cura di Redazione Roma
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Ponte Settimia Spizzichino cambierà nome in ponte della Garbatella. La notizia è comunicato con "sgomento" da Michele Centorrino, assessore dell'VIII Municipio della Capitale, che annuncia formali rimostranze e richieste di spiegazioni al Campidoglio. "Domani stesso invierò una lettera al Comune e chiederò rispetto per Settimia Spizzichino e i suoi familiari", scrive l'assessore all'Ambinete e alla Mobilità Michele Centorrino, il quale chiede che le nuove paline appena installate "vengano corrette immediatamente nel rispetto di ciò che è stato e a futura indispensabile memoria".

Settimia Spizzichino, scomparsa il 3 luglio del 2000, è stata deportata dal ghetto ebraico di Roma in un campo di concentramento, diventando dopo essere sopravvissuta alla Shoah una delle testimone più attive della Shoah in Italia. Unica sopravvissuta della sua famigli al campo di Auschwitz-Birkenau, dove fu impiegata nei lavori pesanti ma anche come cavia negli esperimenti del medico nazista Mengele. Le sue memorie sono raccolte nel volume "Gli anni rubati", scritto assieme a Isa di Nepi Olper. Il ponte che porta il suo nome è stato inaugurato il 20 giugno del 2012.

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