Ponte di Nona, vandali sfregiano con secchiate di vernice il murales di Jorit dedicato a Ciro Immobile
Ore per disegnarlo e pochi secondi per imbrattarlo. È quanto accaduto al murales dedicato a Ciro Immobile, situato a Ponte di Nona e ideato dall'artista Jorit in vista della finale di Coppa Italia. La gigantografia dell'attaccante della Lazio è stata sfregiata nella notte con delle secchiate di vernice verde, che hanno rovinato il disegno dello street artist partenopeo. I vandali hanno colpito nella notte, lanciando della pittura colorata verso l'immagine del calciatore. I responsabili sono poi fuggiti, facendo perdere le loro tracce. Le forze dell'ordine hanno aperto un'indagine per cercare di risalire agli autori dell'accaduto, per una vicenda che ha sdegnato i residenti del luogo dove sorge il murales, tra via della Riserva Nuova e via Alberto Luthuli. L'artista si è rimesso al lavoro per rimuovere il danno subito, cercando di ultimare anche la seconda parte del murales, dove è raffigurato un abbraccio tra due giocatori della Lazio. L'iniziativa dell'opera è della Lega Serie A, che in questo modo voleva omaggiare le finaliste della Coppa Italia: la Lazio, appunto, e l'Atalanta, per la quale si sta creando una cosa simile a Bergamo. Purtroppo Roma non è nuova a simili atti, con il murales dedicato a Francesco Totti che venne imbrattato qualche anno fa a Porta Metronia.
Chi è Jorit, l'autore del murales dedicato a Ciro Immobile
Il danno è stato riparato in poche ore da Jorit Agoch, l'artista che ha curato la realizzazione del murales e che l'ha pulito dalle macchie di vernice. Lo street artist è stato scelto per realizzare l'effige di Immobile per la sua esperienza nel mondo dei murales: Jorit è famoso in tutta Italia per le sue opere realizzate a Napoli, dove ha disegnato le gigantografie dei volti di Diego Armando Maradona e dell'ormai ex capitano del Napoli Marek Hamsik. L'artista non è famoso solamente nel nostro Paese, ma anche all'estero: Jorit ha realizzato un'opera a Betlemme dedicata all'attivista palestinese Ahed Tamimi, come sostegno alla richiesta della sua scarcerazione.