Picchiava e violentava la figlia di 12 anni: condannato a 8 anni il padre stupratore
Botte e abusi sessuali andati avanti per due anni tra le mura domestiche, fino all'intervento delle forze dell'ordine. È la storia di una ragazzina di un piccolo centro in provincia di Latina che nel 2017, dopo che la madre aveva deciso di allontanarsi dal padre e dalla casa familiare facendo ritorno al paese d'origine, si era ritrovata a vivere da sola con il padre. Da quel momento un crescendo di violenze andato avanti per mesi e mesi.
Dopo la partenza della madre sono iniziati gli abusi
Prima i rimproveri e le percosse, anche con oggetti contundenti, poi gli abusi sessuali. Il padre la costringeva dopo la scuola a svolgere tutti i lavori domestici, a cucinare e a tenere in ordine la casa, e ogni qualvolta commetteva quello che giudicava come uno sbaglio, o anche solo per sfogarsi, si accaniva su di lei. Poi ha cominciato anche a rivolgere verso la figlia attenzioni di natura sessuale, costringendola a subire le violenze.
La ragazzina ha raccontato le violenze a scuola
L'incubo è finito quando ha trovato il coraggio di raccontare quanto accadeva dentro casa alle sue insegnanti. Un racconto che ha confermato davanti agli assistenti sociali e poi alle forze dell'ordine che hanno fatto immediatamente scattare un'inchiesta fino all'arresto dell'uomo nell'aprile del 2019. La minore da quel momento si trova accolta in una casa famigli mentre per il padre è cominciato un processo terminato con una condanna a otto anni di reclusione. L'accusa aveva chiesto una pena più severa con una condanna a dieci anni di carcere.