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Pesca abusiva nel fiume Tevere, sequestrati 800 chili di cefali avariati

Sequestrati 482 cefali avariati. Nel corso della scorsa notte gli agenti della polizia della Squadra Nautica Fiumicino, della Squadra Fluviale e la Capitaneria di porto di Roma sequestrato il pescato, una barca e una rete, e hanno denunciato a piede libero cinque ragazzi, tutti di origine romena, sorpresi con le reti in acqua.
A cura di Enrico Tata
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I cefali sequestrati a Fiumicino
I cefali sequestrati a Fiumicino

Sequestrati 800 chili di pesce pescati abusivamente nel fiume Tevere all'altezza del Ponte della Scafa a Fiumicino. Nel corso della scorsa notte gli agenti della polizia della Squadra Nautica Fiumicino, della Squadra Fluviale e la Capitaneria di porto di Roma sequestrato il pescato, una barca e una rete, e hanno denunciato a piede libero cinque ragazzi, tutti di origine romena, sorpresi con le reti in acqua.

Tre dei fermati sono stati bloccati mentre si trovavano a bordo di una barca lunga quattro metri e mezzo, priva delle targhette identificative e con motore fuoribordo. Sono stati sorpresi mentre pescavano con le reti senza usare alcun tipo di segnalazione, mettendo così a repentaglio la sicurezza degli altri natanti. Gli altri due sono stati trovati sulle banchine del fiume con alcune cassette che contenevano 482 cefali in pessimo stato di conservazione. In seguito agli esami eseguiti dal medico veterinario della Asl sono risultati non commestibili, ma i cinque ragazzi erano pronti a metterli in commercio. Oltre ai pesci e alla barca, gli agenti hanno sequestrato circa 300 metri di rete e un furgone che serviva per trasportare il pescato. I cinque denunciati non avevano con loro alcuna documentazione per vendere la merce a un mercato ittico.

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