Perquisizioni antidroga al liceo Virgilio, un anno allo studente arrestato
Lo studente arrestato per spaccio lo scorso 22 marzo nel cortile del liceo classico Virgilio, a Roma, ha patteggiato la pena ed è stato condannato ad un anno di reclusione. Così hanno deciso i giudici della seconda sezione penale del tribunale disponendo la sospensione della pena. Il ragazzo dovrà però svolgere obbligatoriamente un servizio di pubblica utilità per tre mesi. In altre parole, il sabato e la domenica dovrà lavorare in una mensa. La corte ha quindi accolto la richiesta dei legali del giovane che avevano chiesto il patteggiamento. La procura non si era opposta alla richiesta.
Il padre: "Troppa risonanza. Come sparare un cannone ad una mosca"
"Mio figlio ha capito da questa vicenda che nella vita bisogna fare sempre molto attenzione. Ha sbagliato, ha fatto una cosa che non si deve fare ma non è uno spacciatore. Troppa la gran cassa mediatica in questa storia, è stato come sparare con un cannone su una mosca. Questa vicenda è stata per 15 giorni sui giornali durante i quali ho letto molte cose, anche un comunicato in cui mio figlio veniva definito ‘mercante di morte'. Mio figlio ha ceduto un grammo di hashish, lo ha fatto in una scuola e questo è grave, ma non è certo un narcotrafficante", è stato il commento del padre del ragazzo.