Pensionato originario di Artena trovato morto in Brasile: torturato e ucciso durante una rapina
Un uomo di 69 anni, Carmelo Mario Calabrese, è stato trovato morto tre giorni fa in Brasile. Calabrese, ex sottufficiale dell'Aeronautica, è stato barbaramente ucciso probabilmente durante una rapina finita tragicamente. Il suo corpo, senza vestiti e quasi decapitato, è stato trovato da alcuni pescatori sulla sponda del fiume Tibiri: stando ai primi esami del medico legale Calabrese sarebbe stato ucciso con almeno 15 colpi di machete sferrati alla testa e alle spalle. Calabrese era originario di Artena, in provincia di Roma: aveva lavorato a Ciampino ed era da tempo in pensione. Venticinque anni fa, dopo la separazione dalla moglie, si era trasferito nel Nord del Brasile: viveva in una villetta a Paco do Lumiar, nella penisola di Sao Luis de Maranhao.
L'uomo lascia la sorella e due figli grandi
Il delitto sarebbe avvenuto proprio nella villetta di Calabrese: all'interno gli inquirenti brasiliani hanno trovato tracce di sangue e tutto l'arredamento messo a soqquadro. Nell'abitazione non c'erano segni di effrazione, segno forse che Carmelo conosceva chi lo ha ucciso. L'uomo, secondo quanto riferito da alcuni parenti, non era solito tenere soldi in casa (anche per paura dei ladri, aveva subito tre furti in passato), anche se dall'abitazione mancherebbero alcune apparecchiature elettroniche: un elemento che avvalorerebbe l'ipotesi di una rapina finita nel sangue. Calabrese lascia la sorella, residente a Colleferro, e due figli grandi che abitano invece ad Artena. A comunicare loro la tragica notizia è stato l'ambasciatore italiano in Brasile. Proprio i due figli dell'uomo e un amico si occuperanno del rimpatrio della salma: nel frattempo proseguono le indagini per dare un volto agli assassini del 69enne.