Parte il progetto: pecore tosaerba nelle periferie romane. Raggi: “Ma non le porteremo in centro”

L'idea delle pecore ‘giardiniere' nei parchi di Roma diventerà presto realtà. La sindaca della Capitale, Virginia Raggi, ha firmato infatti un protocollo per "tutelare la biodiversità" nella città, mettendo nero su bianco anche la possibilità di usare anche le pecore come tosaerba in alcuni parchi della periferia romana. "Non porteremo le pecore al centro di Roma ma restituiremo loro le area che gli erano state sottratte: la campagna romana", promette comunque la prima cittadina. Il protocollo è stato siglato dal Campidoglio e da Coldiretti. Il dipartimento Ambiente capitolino avrebbe già individuato venti aree verdi in cui gli agricoltori sono autorizzati a sfalciare l'erba gratuitamente con mezzi propri e a prelevarla per destinarla l'alimentazione degli animali. La pulizia di queste aree potrà avvenire "sia attraverso mezzi meccanici", spiega la sindaca Raggi, "sia attraverso l'ecopascolo. Questo protocollo di intesa vuole valorizzare la funzione agricola di questa città che ha 40 milioni di metri quadri di verde e circa il 40% ha vocazione agricola".
Tra le aree scelte il parco del Pineto e il parco degli Acquedotti
Tra le aree designate dal dipartimento Ambiente ci sono, tra le altre, il parco regionale urbano del Pineto, che si trova a Roma nord e comprende anche la Pineta Sacchetti, e il parco degli Acquedotti, zona Appio-Tuscolano, che fa parte del Parco regionale dell'Appia Antica. Nel parco della Caffarella già viene sperimentata da tempo la tosatura dell'erba attraverso il pascolo delle pecore. In un sondaggio pubblicato su Fanpage.it, il 61 per cento dei lettori si è detto favorevole all'utilizzo di mucche e pecore ‘giardiniere'. Contrario solo il 39 per cento degli intervistati.