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Parco della Caffarella: vandali ignoti imbrattano la Cisterna Ninfeo

Sulle pareti della Cisterna Ninfeo, nel Parco della Caffarella, sono comparse scritte blasfeme e volgari ad opera di ignoti vandali. Il sito era stato riaperto nel 2016, dopo alcuni lavori di restauro. A segnalare il gesto, il Parco regionale dell’Appia Antica.
A cura di Alessia Rabbai
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Foto del Parco regionale dell'Appia Antica
Foto del Parco regionale dell'Appia Antica

Croci celtiche, frasi blasfeme e scritte volgari sono comparse per mano di ignoti sulle pareti della Cisterna Nifeo, nel Parco della Caffarella di Roma. A segnalare l'atto vandalico è stato il Parco regionale dell'Appia Antica che ha pubblicato su Facebook le immagini del gesto. Le scritte colorate, probabilmente fatte con la vernice spray, sono comparse venerdì scorso 20 ottobre. Il sito era stato riaperto nel 2016, dopo un lungo intervento di restauro.

Lo sdegno degli utenti su Facebook

"Ci siamo svegliati con una brutta sorpresa alla Cisterna Ninfeo della valle della Caffarella – ha detto il Parco dell'Appia Antica – i vandali l'hanno brutalmente imbrattata. Solo qualche settimana il monumento, restaurato nell'ambito del POR 2007-2013, era stato oggetto di cura da parte di un gruppo di volontari dell'American Express guidati da Romaltruista". Su Facebook, molti i commenti di denuncia da parte degli utenti. Francesco scrive: "I Romani ci hanno lasciato una testimonianza di grande civiltà, noi lasceremo quello che possiamo, d'altronde si raccoglie ciò che si semina".

Parco della Caffarella: la Cisterna Ninfeo

La Cisterna Ninfeo è una delle strutture idrauliche di età romana del Parco della Caffarella e una delle 15 tappe del Sentiero dell'Acqua. Precisamente, si trattava di un serbatoio, che veniva alimentato da un acquedotto. Si trova nella campagna romana ed è accessibile sia a piedi che in bicicletta. Dopo anni di abbandono è stata resa di nuovo visibile grazie all'intervento realizzato dal Parco Regionale dell'Appia Antica. I lavori di restauro sono stati realizzati in collaborazione con la Sovraintendenza ai Beni Culturali di Roma Capitale e la Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma.

Atti vandalici a Roma: i precedenti

E' lungo l'elenco degli sfregi a danno dei monumenti della Capitale. Mercoledì scorso 18 ottobre a finire nel mirino dei vandali è stata la statua di Marco Aurelio in piazza del Campidoglio. Sulla base del monumento è comparsa una scritta verde tratteggiata che le mani degli esperti hanno rimosso con prodotti appositi per non recare ulteriori danni all'opera. A settembre, due cittadini sudamericani sono stati sorpresi mentre hanno provato a nascondere frammenti di laterizio nei pressi del Colosseo e un cittadino bulgaro è stato segnalato per aver inciso con una chiave le sue iniziali e quelle della fidanzata su un muro di epoca romana di via San Bonaventura.

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