Parco del Circeo, stop all’uccisione di centinaia di daini: saranno sterilizzati
L'immunocontraccezione come misura per prevenire l'aumento del numero di daini nel Parco Nazionale del Circeo. Un passo indietro sulla decisione di uccidere i troppi esemplari e destinarli al macello, per far fronte alla necessità ecologica e contenere la diffusa presenza del mammifero. A stabilirlo, il consiglio direttivo dell'Ente a seguito di un incontro sul piano di gestione e controllo del daino all'interno della foresta dell'area protetta, a margine del quale il Parco ha comunicato che "ricorrerà a tutte le azioni non cruente applicabili al caso". Il Parco del Circeo diventerà la prima realtà in Europa dove sarà verificata l'efficacia del vaccino su una su daini allo stato libero, dimostrando che esistono alternative alla decimazione degli animali.
Lav: "Bene, ora si agisca rapidamente"
La presa di posizione ha suscitato il plauso della Lega Anti Vivisezione e delle associazioni ambientaliste dopo la bufera: "Accogliamo positivamente la notizia – commenta Massimo Vitturi, responsabile Lav Animali Selvatici: "Le proteste che hanno investito il Parco dopo la dichiarazione che nel giro di dodici mesi sarebbero stati uccisi circa 500 daini, sono riuscite a bloccare le catture, per avviare una fase di confronto con le associazioni e la prioritaria applicazione di metodi non cruenti e non letali. Ora chiediamo che la parte del piano che prevede lo spostamento dei daini e la loro sterilizzazione sia avviata rapidamente".
La sterilizzazione degli animali selvatici
La sterilizzazione degli animali selvatici, è un metodo utilizzato da decenni nelle praterie del Nord America, per tenere sotto controllo il numero di cavalli allo stato brado. È un sistema che prevede la somministrazione di una sola dose di un vaccino immunocontraccettivo: ciò è sufficiente a rendere sterili gli animali per un periodo che può arrivare fino a cinque anni, evitando così la decimazione di decine o centinaia di esemplari.