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Pagina Facebook augura la morte di Virginia Raggi, M5s ne chieda la chiusura

Finisce nel mirino dei consiglieri pentastellati la pagina “Li sanpietrini nun se toccano”, dopo un post in cui scriveva “che tu sia maledetta, attendiamo il tuo decesso”. Il capogruppo in consiglio comunale Giuliano Pacetti: “Attacchi del genere promuovono solo odio e fanno male alla città. Pagina da chiudere!”
A cura di Redazione Roma
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Si chiama "Li sanpietrini nun se toccano" la pagina Facebook finita nel mirino del Movimento 5 stelle capitolino,  ed è una delle tante pagine che si occupano di Roma, delle segnalazioni di situazioni di degrado o di denunciare le mancanze della cura della città, e a dire il vero con i suoi 1400 like non è neanche delle più significative. "Grazie Virginia per la tua continua opera di distruzione di Roma. Che tu sia maledetta, attendiamo il tuo decesso", si legge nel post che raccoglie circa 400 reazioni e un centinaio di condivisioni. Un augurio di morte per la sindaca Virginia Raggi quanto meno fuori luogo, che testimonia come il dibattito sulle questioni di Roma, anche le più minute, trascenda ormai sistematicamente in insulti e minacce tra opposte tifoserie. In questo a scatenarsi è la rabbia dei consiglieri pentastellati.

Le reazioni del Movimento 5 stelle

Annalisa Bernabei ritiene di dover rispondere addirittura nel merito: "I lavori su questa strada sono di competenza municipale e sicuramente hanno trattato interventi ai sottoservizi. Il fatto di augurare la morte a qualcuno vi qualifica per quello che siete. Neanche le bestie sarebbero arrivate a tanto! Vi dovete solamente vergognare". Il capogruppo M5s Giuliano Pacetti chiede la chiusura della pagina intervenendo direttamente nel dibattito in calce al post: "Un esempio di inciviltà lo dimostrate voi con questa post. Attacchi del genere promuovono solo odio e fanno male alla città. Pagina da chiudere!". Un clamore che l'amministratore, o gli amministratori, della pagina forse non si aspettavano pensando che le parole passassero inosservate. Ma purtroppo per loro così non è stato.

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