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Ostia, sequestrato il Faber Beach: un errore del tribunale fa scattare i sigilli

Il lido Faber Beach di Ostia è stato sequestrato nella mattinata di venerdì 3 giugno per occupazione demaniale abusiva. La Nausicaa vinse un’asta giudiziaria nel 2014 nella quale era inclusa, erroneamente, anche la concessione.
A cura di Valerio Barbato
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Ostia spiaggia

Sigilli al Faber Beach di Ostia. Il lido che fu sottratto a Fabrizio Sinceri, ritenuto uno dei prestanome del clan Fasciani, è stato sequestrato dagli agenti dell'ufficio Pg Edilizia del Gruppo X Mare coordinati dal comandante Antonio Di Maggio. Il motivo: occupazione demaniale abusiva. Il provvedimento è scattato in seguito alla revoca della concessione che ha portato poi alla denuncia del gestore della struttura balneare e, quindi, ai sigilli.

Le indagini, condotte da Antonello Strino, hanno fatto emergere, però, una stranezza nell'asta giudiziaria del 2014 che assegnò alla cooperativa Nausicaa la struttura del Faber Beach, la quale avrebbe dovuto essere ad esclusiva gestione del X Municipio. Un mese e mezzo fa c'è stata la svolta: il tribunale avrebbe, sì, potuto vendere i beni della Faber Beach, ma senza inserire nel pacchetto anche la concessione che, in quanto bene demaniale, non può essere venduta. A pagarne le spese, così, è stata la Nausicaa che per acquistare l'intero pacchetto ha effettuato un esborso di quasi 400.000 euro. La cooperativa, vittima di una sovrapposizione anomala tra giustizia penale e giustizia amministrativa, presenterà i ricorsi del caso, ma intanto le sono state sottratte le spiagge proprio in concomitanza dell'inizio dell'estate.

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