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Ostia, sequestrati 46 chili di pesce venduto illegalmente

Una task force della Capitaneria di porto ha controllato diversi ristoranti sul Lungomare Amerigo Vespucci di Ostia Lido. Alcuni conservavano il pesce privo delle informazioni obbligatorie in materia di rintracciabilità.
A cura di En.Ta.
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Sequestrati a Ostia, solo nell'ultima settimana, 46 chili di pesce avariato o messo in commercio abusivamente. Questa mattina il personale militare della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Roma ha effettuato ulteriori controlli in alcuni ristoranti sul Lungomare Amerigo Vespucci di Ostia Lido. In particolare sono state verificate le modalità di commercializzazione e messa in vendita di prodotti ittici. La task force della Capitaneria di porto, con l'aiuto dell'Arma dei Carabinieri, della Polizia di Stato, della Guardia di Finanza, della Polizia di Roma Capitale, dell'Asl RomaD e dell'Ispettorato del Lavoro, ha trovato quattro ristoranti, di cui uno etnico, che conservavano pesce non tracciato nella cella frigorifera del proprio esercizio commerciale. Il prodotto ittico era privo delle informazioni obbligatorie in materia di rintracciabilità. Un ristoratore invece conservava del pesce in cattivo stato di conservazione insieme ad altri alimenti di origine animale e vegetale.

Nel corso dei controlli effettuati durante la settimana sono state elevate multe per oltre 10mila euro. Le operazioni di controllo della Guardia Costiera, si legge in un comunicato, proseguiranno ininterrottamente su tutto il territorio con l'intento di assicurare un adeguato livello di tutela della salute di tutti i consumatori della vasta zona del litorale e dell'hinterland romani.

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