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Ostia, pregiudicati fermati per bracconaggio usano fucile da sub per minacciare gli agenti

Sopraggiunta la polizia mentre erano intenti in attività di pesca laddove espressamente vietato, i tre uomini sono scappati sulla terraferma. Raggiunti dagli agenti hanno minacciato l’uso del fucile da sub.
A cura di Redazione Roma
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Moto d'acqua della Polizia.
Moto d'acqua della Polizia.

Nonostante il divieto di pesca, tre campani di età compresa tra i 20 e i 30 anni – tutt'e tre pregiudicati – sono stata colti in flagranza di reato nel mare antistante il lungomare Duca degli Abruzzi di Lido di Ostia. I giovani uomini indossavano l'equipaggiamento da sub e avevano con sé un retino con dentro dei pesci laddove è vietata la pesca e qualsiasi attività natatoria. Raggiunti dalla quadra nautica della Polizia di stato di Fiumicino, i tre, invitati ad avvicinarsi per procedere al controllo, si sono dati alla fuga su terra ferma. Inseguiti dagli agenti, i tre hanno impugnato il fucile da sub e hanno minacciato di rivolgerlo contro i poliziotti. Sopraggiunte le volanti, i tre pregiudicati sono stati denunciati per i reati di violenza e minaccia a pubblico ufficiale e la situazione è tornata sotto controllo.

Il divieto di pesca può essere imposto in determinati periodi per non compromettere l'ecosistema e permettere di anno in anno il ripopolamento delle specie marine, oppure per la condizione delle acque giudicata insalubre e potenzialmente dannosa per l'uomo. Chi pratica pesca illegale generalmente punta a rifornire mercati ittici o ristoranti che riescono ad eludere i controlli.

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