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Ostia, molesta tre bambine in spiaggia e rischia il linciaggio: arrestato

Ha molestato tre ragazzine in spiaggia a Ostia, rischiando di venire linciato dai bagnanti accorsi in loro aiuto. Un 28enne è stato arrestato dagli agenti del commissariato Lido. In manette anche un amico che ha cercato di difenderlo e ha danneggiato un’auto della polizia.
A cura di Simone Gorla
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Vigili in spiaggia ad Ostia
Vigili in spiaggia ad Ostia

Sulla spiaggia di Ostia ha avvicinato a molestato tre bambine, a cui ha rivolto frasi offensive ed esplicite. Ma non aveva previsto la reazione dei presenti, che lo hanno circondato e aggredito. Per riportare la calma è stato necessario l'intervento della polizia.

Molesta tre bambine sulla spiaggia di Ostia: inseguito e picchiato dai bagnanti

Protagonista del caso è un algerino di 28 anni, che nella giornata di venerdì 12 giugno sulla spiaggia di Ostia ha rischiato di essere linciato dai bagnanti. Le ragazzine molestate, che hanno tra gli 8 e i 10 anni, hanno chiesto aiuto e diverse persone che si trovavano nelle vicinanze sono accorse. La folla ha inseguito e picchiato il molestatore. A quel punto è intervenuto anche un amico dell'algerino, un romano di 26 anni, per aiutarlo a fuggire.

L'intervento della polizia

Sul posto sono quindi intervenuti gli agenti del commissariato Lido di Ostia, che dopo aver ascoltato le testimonianze dei presenti hanno avviato le ricerche dei due giovani, rintracciati poco dopo nelle vicinanze. All'arrivo degli agenti i due hanno reagito aggredendoli, il 26enne ha danneggiato una volante.

Due arresti per minacce, resistenza e danneggiamento, denuncia anche per molestie

Dopo una breve colluttazione i giovani sono finiti in manette. Il 28enne algerino è stato arrestato per resistenze e minacce a pubblico ufficiale, ma denunciato anche a piede libero per molestie sessuali. Il 26enne romano è stato arrestato dagli agenti per resistenza, lesioni e minacce a pubblico ufficiale, ma anche per danneggiamento dei beni dello Stato e rifiuto di fornire indicazioni sulla propria identità. Entrambi si trovano ora ai domiciliari.

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