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Ostia, in fiamme il ristorante il Casale del Contadino: era stato sequestrato dopo indagini sul clan Fasciani

Il locale, che si chiamava ‘Al contadino non far sapere…’, era già stato sequestrato nell’ambito dell’operazione di polizia Alba Nuova, che nel luglio 2013 portò all’arresto di 51 persone e che colpì al cuore la famiglia Fasciani di Ostia. Il ristorante, recentemente dissequestrato, era gestito da amministratori giudiziari. Per ora non è chiaro se si sia trattato di un incendio di origine dolosa.
A cura di Enrico Tata
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Il ristorante Il Casale del Contadino
Il ristorante Il Casale del Contadino

Un incendio scoppiato nel cuore della notte ha distrutto il ristorante Il Casale del Contadino di Ostia Antica. Il rogo è divampato prima dell'una e sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del comando di Roma, che stanno ancora bonificando l'area e rimuovendo le parti pericolanti. Stando a quanto si apprende, non ci sono feriti. Non è chiaro, per il momento, se l'origine sia dolosa. Il locale, che si chiamava ‘Al contadino non far sapere…', era già stato sequestrato nell'ambito dell'operazione di polizia Alba Nuova, che nel luglio 2013 portò all'arresto di 51 persone e che colpì al cuore la famiglia Fasciani di Ostia. Il ristorante, recentemente dissequestrato, era gestito da amministratori giudiziari, gli stessi che hanno tuttora in custodia lo stabilimento Village, sottratto agli interessi del clan Fasciani. L'ex proprietario del locale, Ennio Ciolli, è stato assolto nel 2016.

I vecchi proprietari del ristorante hanno pubblicato su Facebook una nota in cui spiegano la loro versione dei fatti: "Il locale questa notte è andato a fuoco. Danni irreversibili che hanno causato il crollo del tetto e ovviamente hanno reso inagibile la struttura. Come tutti sapete, il locale era in gestione a una società per decisione dello stato. I vigili hanno dichiarato che il tutto è partito dalla cucina per un corto circuito . Il destino avverso ?O la poca o la mancata manutenzione ? Questo è purtroppo. Rabbia e delusione sono i sentimenti che ci percorrono da questa notte, abbiamo visto crollare 14 anni di sacrifici,lavoro,amore e dedizione", si legge sulla pagina che porta ancora il nome del ‘Contadino non far sapere…'. Il 3 maggio scorso sempre gli ex proprietari si lamentavano dell'uso, improprio secondo loro, di una pagina Facebook per sponsorizzare il ristorante: "Ringraziamo le due clienti che ci hanno scritto per informarci. Ma già sapevamo tutto. Le pagine,le foto rubate ecc ecc.. oltretutto sono registrate ma shhh, ci pensa l avvocato a questi dettagli. Serene, che tutto ha un inizio e una fine".

Commenta l'episodio di questa notte Marco Possanzini, segretario di Sinistra Italiana al X Municipio: "Ci auguriamo che, rapidamente, gli inquirenti facciano chiarezza su quello che sembra essere con tutta evidenza un incendio doloso a scopo intimidatorio. Esprimiamo totale solidarietà agli amministratori giudiziari e ai dipendenti del ristorante nella speranza che, nel tempo più breve possibile, possano riprendere l'attività lavorativa. Di fronte alla presenza diffusa e capillare delle organizzazioni mafiose su tutto il litorale sud romano, di fronte alla offensiva delle mafie contro lo Stato, non è possibile fingere che la mafia non ci sia o che si possa debellare con arresti eccellenti. Dobbiamo fare rete con i cittadini, le associazioni e le Istituzioni ed è per questo che chiediamo da tempo l'istituzione nel nostro Municipio di un osservatorio contro le mafie presieduto da una persona di alto profilo istituzionale. Dobbiamo costruire con le forse sane del territorio un fronte ampio contro le mafie, dobbiamo stare tutti dalla stessa parte senza voltare lo sguardo altrove, saremo più forti contro le mafie".

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