Papa Francesco in visita ad Ostia. Duro monito contro l’ipocrisia
Continua il tour delle periferie romane di Papa Francesco. Dopo Tor Bella Monaca e Pietralata, ieri Bergoglio è arrivato in visita sul litorale romano, un territorio di frontiera, che comincia a fare finalmente i conti con l'infiltrazione della criminalità organizzata e dove le istituzioni locali sono al momento commissariate. Ma ieri a Ostia si parlava solo della visita del pontefice, arrivato verso le 16.00 alla parrocchia Regina Pacis del parroco don Ludovico Barbangelo. Qui, nella palestra della parrocchia, si è prima intrattenuto con un gruppo di anziani e malati tenendo un breve discorso: "E' bello essere in questa palestra dove giocano i bambini ed i giovani e dove oggi ci sono gli anziani, quelli che hanno la saggezza della vita, la saggezza del dolore, della pazienza, una saggezza che noi dimentichiamo tanto". Poi ha scherzato rincuorando i fedeli: "Anche io sono anziano e po' malato, mi raccomando pregate per me". Subito dopo Francesco ha incontrato un gruppo di giovanissimi scout e una cinquantina di famiglie per poi celebrare la messa.
Durante la messa Papa Francesco ha lanciato un duro monito: "Quando spelliamo gli altri, quando chiacchieriamo o quando spelliamo gli altri con gli affari sporchi che sono alla portata di tutti, allora non rimaniamo in Gesù". Soffermandosi sull'immagine della vite e dei tralci, ha spiegato che i tralci che non sono legati alla vite sono come "quelli che si fanno vedere come discepoli di Gesù, ma fanno il contrario dei discepoli, sono ipocriti, forse vanno a messa, fanno faccia di immaginetta, tutti pii, ma Gesù li chiama ipocriti".
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