Ostia, a fuoco edicola della segretaria del circolo Pd: incendio doloso
Sabato notte, intorno alle 23, un incendio doloso si è sviluppato all'esterno dell'edicola di Sabrina Giacobbi, referente del circolo Pd di Nuova Ostia. L'episodio, riportato da Repubblica, è avvenuto a Ostia in via del Sommergibile, in una zona in cui è attivo il clan Spada. Proprio colui che è indicato come reggente della famiglia, Roberto, qualche giorno fa aveva annunciato via Facebook la sua candidatura a presidente del X Municipio, al momento commissariato dopo l'arresto dell'ex presidente Tassone.
Poco prima che le fiamme si sviluppassero, una persona è stata vista gettare del liquido fuori dall'edicola. Prima dell'incendio sul litorale erano stati sparati dei fuochi d'artificio senza luci, come da consuetudine prima di un'azione criminale. La titolare dell'edicola si è sempre opposta alle richieste di persone considerate vicine ai clan di Nuova Ostia. Le ultime avevano riguardato la richiesta di riassegnazione di un locale in via Forni, occupato abusivamente da 10 anni e di cui l'assessore alla Legalità di Roma Alfonso Sabella aveva ordinato l'immediato sgombero. Su Facebook, sulla pagina dei Giovani Democratici, erano piovute minacce: "Se entrerete in quel locale non avrete vita facile. Nelle borgate chi si comporta così viene considerato un infame e gli infami pagano". Minacce che si aggiungono a quelle ricevute dalla giornalista di Repubblica, Federica Angeli, da parte di Roberto Spada.
Solidarietà del senatore Pd Esposito
Immediata la solidarietà del Pd: "L'incendio dell'edicola della segretaria del pd di Ostia Nuova è un atto di intimidazione nei confronti di tutto il Pd – ha scritto il senatore Stefano Esposito, commissario Pd a Ostia dopo Mafia Capitale -. Evidentemente ai clan non piace l'azione di denuncia e l'azione amministrativa di legalità messa in campo sul litorale. Sappiano che non ci spaventano e che proseguiremo in quello che stiamo facendo – dice Esposito – troppi anni di silenzio da parte della politica e del pd quel tempo è finito con buona pace anche delle presunte associazioni antimafia". La titolare dell'edicola, dopo essere stata interrogata fino alle tre del mattino, domenica mattina ha regolarmente aperto la sua attività, anche se parzialmente danneggiata: "Non ho paura e posso girare a testa alta io". Sull'episodio indagano il commissariato locale e la squadra mobile di Roma.