Ospedale San Camillo, neonato sfregiato dal bisturi: aperta un’inchiesta
La procura di Roma ha aperto un'inchiesta sui gravi fatti accaduti nella sala parta dell'ospedale San Camillo a Roma dove, a fine maggio, un bambino è stato sfregiato dal bisturi del chirurgo che lo aveva fatto nascere con un parto cesareo. Un vero e proprio choc per la madre del piccolo che, appena si è svegliata dall'anestesia, ha appreso la notizia che il suo piccolo era rimasto ferito venendo al mondo e che gli erano stati applicati alcuni punti di sutura
I genitori hanno deciso di denunciare l'ospedale e i medici, il timore che la cicatrice arrechi un danno permanente al viso del bambino. Così, dopo aver acquisito le cartelle mediche riguardanti il parto, il sostituto procuratore Pietro Pollidori ha iscritto il chirurgo responsabile dell'intervento nel registro degli indagati per il reato di lesioni colpose gravi, secondo quanto riportato oggi dall'edizione romana del quotidiana il Messaggero. Le ostetriche presenti in sala parta durante i fatti sono state ascoltate negli scorsi giorni dai carabinieri, per chiarire cosa sia accaduto.
Il reato contestato al medico è quello di lesioni colpose in quanto l'incidente, per quanto raro, può accadere durante il parto cesareo: se il liquido amniotico non è molto e la placenta molto sottile nel momento dell'incisione della pancia della madre il bisturi può "bucare" il sacco amniotico dove all'interno si trova il bambino.