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Ospedale Pertini, visitato al pronto soccorso in codice verde muore sette ore dopo

Tra lunedì notte e l’alba di martedì, un uomo di 55 anni è stato visitato dai medici del pronto soccorso dell’ospedale Sandro Pertini che lo hanno classificato tra i casi meno gravi e urgenti. Visto l’aggravarsi delle sue condizioni, è stato trasferito al San Filippo Neri per carenza di personale specializzato. L’intervento non è riuscito e l’uomo ha perso la vita. Indagati otto medici.
A cura di Enrico Tata
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Visitato al pronto soccorso e giudicato dai medici come "codice verde", muore dopo appena sette ore. Tra lunedì notte e l'alba di martedì, un uomo di 55 anni è stato visitato dai medici del pronto soccorso dell'ospedale Sandro Pertini che lo hanno classificato tra i casi meno gravi e urgenti. Alle 23 e 30 circa si era presentato in ospedale per un forte dolore addominale, ma la guardia medica lo invita a sedersi nella sala d'attesa dopo una prima valutazione. Dopo quaranta minuti, viene ricevuto di nuovo dai medici che decidono di trasferirlo d'urgenza al San Filippo Neri, l'ospedale più vicino con un chirurgo disponibile. Il paziente arriva all'una e mezza di notte, viene operato, ma l'intervento non riesce e alle sette del mattino il suo cuore smette di battere.

Subito dopo il decesso, la moglie decide di sporgere denuncia e la procura di Roma ha aperto l'indagine iscrivendo sul registro degli indagati otto medici dei due ospedali romani che hanno visitato il paziente. Il Pertini è sotto la lente degli inquirenti per due ragioni: la decisione di classificare il paziente come "codice verte" e la mancanza di personale specializzato che ha reso indispensabile il trasferimento dell'uomo in un altro ospedale ritardando così i tempi dell'intervento.

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