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Ospedale israelitico di Roma, la Regione sospende la convenzione

Dopo l’ondata di arresti all’ospedale israelitico di Roma per una presunta truffa al Servizio sanitario nazionale, la Regione Lazio ha sospeso in via cautelativa la convenzione alla struttura e ha avviato le procedure per la sua revoca definitiva. Su Change.org nasce una petizione per salvare l’Israelitico.
A cura di Francesco Loiacono
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Dopo l'ondata di arresti per una presunta truffa alla sanità da parte dei vertici dell'ospedale israelitico di Roma, la Regione Lazio si è mossa. Secondo quanto affermato dall’assessore regionale all’Agricoltura, Sonia Ricci, che ha parlato in rappresentanza del commissario straordinario alla Sanità, la Regione ha sospeso in via cautelativa l'autorizzazione e l'accreditamento di tre strutture del gruppo, i presidi di via Fulda, via Veronese 59 e piazza San Bartolomeo all’Isola 21. Nello stesso tempo, la giunta guidata da Nicola Zingaretti ha avviato le procedure per revocare in via definitiva la convenzione dell'ospedale israelitico con il Servizio sanitario nazionale, con il divieto immediato di accettare nuovi pazienti.

Tra gli arrestati anche l'ex dg dell'Inps Mastrapasqua

Le novità sulla vicenda, esplosa lo scorso 21 ottobre con l'arresto di 14 tra medici e dirigenti dell'Israelitico tra cui l'ex direttore generale dell'Inps Antonio Mastrapasqua, è stata comunicata nel corso di un'interrogazione nell'aula del Consiglio regionale presentata dal Movimento 5 stelle. Nella seduta l'assessore Ricci ha spiegato che l'ospedale era oggetto di controlli "già da alcuni anni". Nel 2011 la Regione aveva annullato un protocollo che prevedeva una forma di silenzio-assenso per alcuni controlli sulle attività dell'ospedale, mentre nel 2014 era stato presentato un esposto alla magistratura al quale erano seguiti controlli su interventi eseguiti in convenzione con il Ssn, e sull'utilizzo di locali non autorizzati.

È sulla base di questi controlli, nonché dopo i 14 arresti e le dimissioni dell'intero Consiglio di amministrazione dell'israelitico, che la Regione ha deciso di muoversi. Una mossa che però non piace ad alcuni cittadini, che hanno dato il via sulla piattaforma Change.org a una petizione (già cinquemila le firme raccolte in cinque giorni) per chiedere al governatore Zingaretti la revoca della sospensione e la possibilità per i pazienti di curarsi nell’ospedale in convenzione con il Ssn, "in attesa che la giustizia faccia il proprio corso": "Paghino i colpevoli, non gli innocenti".

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