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Orrore a Roma: ragazza rapita e costretta a prostituirsi in un appartamento

Attirata in un bar nei pressi della Stazione Termini con la promessa di un lavoro da baby sitter, una donna bengalese è stata rapita e costretta a prostituirsi da una coppia di coniugi connazionali.
A cura di Va.Re.
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Si è presentato lo scorso lunedì al Commissariato Viminale: da una settimana la sua ragazza non gli rispondeva al telefono e non dava sue notizie, così il giovane ne ha denunciato la scomparsa. Dopo aver raccolto diversi elementi lungo le indagini, ieri all'alba gli investigatori sono riusciti ad individuare l'abitazione a Roma sud dove la ragazza era tenuta prigioniera. La giovane infatti non si era allontanata di sua volontà facendo perdere le sue tracce, bensì era stata sequestrata, picchiata e costretta a prostituirsi da una coppia di cittadini del Bangladesh. La ragazza, una loro connazionale, era stata attirata in un bar in piazza dei Cinquecento alla Stazione Termini con la promessa di un lavoro da baby sitter, convincendola a seguirli nella loro abitazione.

Qui è cominciato l'incubo: picchiata e umiliata, è stata costretta dalla coppia di coniugi ad prostituirsi nella casa.  Nell'abitazione dove hanno fatto irruzione gli agenti hanno liberato la ragazza e sequestrato una ingente quantità di denaro e materiale usato durante gli incontri sessuali. La coppia, di 29 e 27 anni, è stata arrestata con l'accusa di sequestro di persona, riduzione in schiavitù e induzione alla prostituzione. Ora gli agenti sono sulle tracce dei clienti che hanno abusato della ragazza e per appurare se non ci fossero stati dei precedenti casi di rapimento e riduzione in schiavitù.

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