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Operazione “Dolce vita” a Roma: la finanza sequestra noti bar e ristoranti della movida

La guardia di finanza di Roma ha sequestrato questa mattina noti bar e ristoranti della movida romana, tutti riconducibili a un imprenditore, che avrebbe evaso il Fisco per 50 milioni di euro attraverso un articolato schema societario. Tra i locali sequestrati il “Cafè Veneto” e il “Toy Room”, entrambi in via Veneto. I beni sequestrati hanno un valore di circa 30 milioni di euro.
A cura di Francesco Loiacono
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Il Cafè Veneto, uno dei locali sequestrati a Roma
Il Cafè Veneto, uno dei locali sequestrati a Roma

Si chiama “Dolce vita" l'operazione della guardia di finanza che questa mattina a Roma ha portato al sequestro di noti bar e ristoranti della movida romana, tutti riconducibili a un imprenditore. I finanzieri del comando provinciale di Roma hanno dato esecuzione a un decreto del Tribunale, che ha disposto il sequestro di rinomati locali situati in prestigiose zone della capitale, oltre a un disco club con brand internazionale, un ipermercato, un’autorimessa, immobili, autoveicoli, beni aziendali, partecipazioni societarie e disponibilità bancarie per un valore complessivo di circa 30 milioni di euro.

Tutti i beni erano riconducibili ad A.B., imprenditore classe 1949 già noto alle Forze di Polizia e già condannato dal Tribunale capitolino per reati fallimentari. Le indagini hanno appurato come fosse lui il reale dominus di un articolato sistema societario, attraverso il quale ha “schermato”, nel tempo, un ingente patrimonio, del tutto sproporzionato rispetto a ciò che dichiarava al Fisco. I beni erano frutto del reimpiego dei proventi dell’attività delittuosa e, soprattutto, di una pianificata evasione fiscale e contributiva che gli ha consentito di sottrarre al Fisco e alle casse dell'Inps oltre 50 milioni di euro.

All'imprenditore è riconducibile, di fatto, la gestione di 23 società, formalmente intestate a compiacenti “prestanome”, le quali, attuando un complesso sistema di partecipazione al capitale, assunzione e dismissione di cariche societarie, nonché fittizie acquisizioni e cessioni di azienda, hanno sistematicamente omesso la presentazione delle dichiarazioni fiscali e il versamento delle ritenute e dell’Iva ed effettuato indebite compensazioni tributarie, per poi cedere il passo, dopo due o tre anni di operatività, a nuovi soggetti giuridici destinati a replicare lo stesso meccanismo di frode.

I nomi dei locali sequestrati

I locali sequestrati, alcuni dei quali evocano i fasti della dolce vita romana – da cui il nome dell’operazione – si trovano tutti in luoghi ad alta frequentazione turistica. Sono:

  • il Cafè Veneto, di via Veneto;
  • il Barrique, di via Cavour;
  • lo Squisito Chalet, zona Eur;
  • All bi one, di via Cavour, zona Fori Imperiali;
  • Subura Miscela e Fuoco, di via Cavour, zona Fori Imperiali;
  • Toy Room, disco club con brand internazionale, di via Veneto;
  • l’attiguo Franky's Kitchen;
  • lo Squisito Cook, di via del Colosseo;
  • il White Cafè, di via del Tritone;
  • Gustando Roma, di via Cavour;
  • Il Molo (ex Bastianelli al Molo), di Fiumicino,

Da oggi tutti i locali saranno gestiti da amministratori giudiziari nominati dal Tribunale di Roma.

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