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Delitto di Arce, omicidio di Serena Mollicone

Omicidio Serena Mollicone, dal corpo mancano alcuni organi: “Sparito l’apparato genitale”

Omicidio Serena Mollicone. Alcuni reperti, emerge da una nuova perizia sul colpo svolta dal medico legale Cristina Cattaneo, non ci sarebbero più. Come, per esempio, l’apparato genitale di Serena. La prima perizia sulla salma risale al 2001, mentre la riesumazione del corpo è stata disposta nel 2016.
A cura di Enrico Tata
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Serena Mollicone
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Stando a quanto scrive Pierfederico Pernarella sul Messaggero, sarebbero spariti alcuni organi prelevati nel corso della prima autopsia eseguita sul corpo di Serena Mollicone. Alcuni reperti, emerge da una nuova perizia sul colpo svolta dal medico legale Cristina Cattaneo, non ci sarebbero più. Per verificare, ad esempio, se Serena avesse avuto rapporti sessuali poco prima di morire, sarebbe servito un esame approfondito sull'appartato genitale, ma "purtroppo – scrive Cattaneo nella relazione – gran parte dei genitali e dell'ano è stata prelevata all'autopsia ma mai rinvenuta per ulteriori indagini".  Non si tratta dell'unica sparizione: secondo la dottoressa Cattaneo, mancherebbero anche alcune lesioni sul cranio della Ragazza, che "non sono state più ritrovate in seguito ai vari passaggi avvenuti negli anni successivi". Secondo il medico non vennero neanche eseguiti alcuni esami, oggi impossibili da replicare, che avrebbero rivelato l'ora esatta della morte della Mollicone. La prima autopsia sul corpo della giovane risale al 2001, mentre la riesumazione della salma è stata disposta dalla procura di Cassino nel 2016.

Arce, il delitto Serena Mollicone

Serena Mollicone è stata uccisa nel giugno del 2001 ad Arce, provincia di Frosinone. La ragazza scomparve e fu trovata due giorni dopo morta in un bosco vicino al paese. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, il delitto avvenne nela caserma dei carabinieri di Arce. L'ex comandante della caserma, Franco Mottola, è accusato di omicidio volontario insieme alla moglie e al figlio Marco. Indagati anche due carabinieri che a quell'epoca erano in servizio presso la caserma di Arce. La svolta nelle indagini è avvenuta proprio grazie alla riesumazione della salma avvenuta nel 2016 e alla superperizia svolta dalla dottoressa Cristina Cattaneo.

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