Omicidio Sacchi, Valerio Del Grosso rompe il silenzio: “Non volevo uccidere Luca”
"Non volevo sparare e non volevo uccidere Luca. Dopo quanto accaduto non volevo scappare. Sono andato a dormire nell'hotel dove andavo qualche volta quando volevo stare da solo. Non ho preso soldi, nello zaino non c'erano soldi". Per la prima volta da quando Luca Sacchi è stato ucciso, Valerio Del Grosso ha parlato. Lo ha fatto questa mattina rendendo dichiarazioni spontanee al processo che si sta svolgendo a porte chiuse davanti alla Prima Corte d'Assise. Il 21enne è accusato di omicidio, rapina, detenzione e porto abusivo di armi insieme a Paolo Pirino (recentemente arrestato anche perché accusato di essere a capo del cosiddetto ‘call center' della droga di San Basilio) e Marcello De Propris. È stato Del Grosso ad aver materialmente sparato e ucciso Luca Sacchi, colpendolo con un proiettile dietro l'orecchio sinistro. Per il ragazzo non c'è stato scampo: è morto nella notte in ospedale senza aver mai ripreso conoscenza.
Le fasi precedenti l'assassinio di Luca Sacchi
Questa mattina al processo sono state ricostruite le fasi immediatamente precedenti all'omicidio del giovane Sacchi, avvenuto il 23 ottobre 2019 davanti al John Cabot Pub, nel quartiere Appio Latino. Sono stati ascoltati gli amici del fratello minore di Luca, presenti la sera del delitto. Uno di loro ha dichiarato di aver visto Anastasiya mentre veniva presa a bastonate. Qualche secondo dopo, Sacchi è stato ucciso. Diversi testimoni hanno dichiarato di aver visto Del Grosso avanzare verso Luca con la pistola in mano e di averlo visto mentre sollevava il braccio, sparando un colpo alla testa del ragazzo.
Il mistero dei 70mila euro nello zaino di Anastasiya
Nelle dichiarazioni spontanee rese oggi in aula, Valerio Del Grosso ha negato che nello zaino di Anastasiya ci fossero 70mila euro. Eppure le intercettazioni telefoniche dimostrano che la rapina ai due giovani è stata organizzata proprio per ‘toglierglieli tutti e 70'. Tanto che il 21enne, dopo aver visto i soldi nello zaino, è tornato indietro fino a Casal Monastero per prendere la pistola con la quale ucciderà poi Luca. Quei 70mila euro, finora non sono mai stati trovati. Nessuno dei ragazzi – né Princi né Anastasiya – ha mai raccontato cosa ci fosse nello zaino né ha mai confessato la compravendita di marijuana. Pirino e De Propris si sono trincerati nel silenzio. Oggi le dichiarazioni di Del Grosso. Che però non aiutano a far luce su una vicenda che a distanza di otto mesi è ancora tutto fuorché chiara.