Omicidio Sacchi: Marcello De Propris ha nascosto Valerio Del Grosso, il killer di Luca
Marcello De Propris ha nascosto Valerio del Grosso dopo l'omicidio di Luca Sacchi. Emergono nuovi dettagli nelle indagini sulla morte del personal trainer freddato da un colpo di pistola la sera del 23 ottobre davanti al John Cabot pub a Colli Albani. Il ventiduenne in carcere per concorso in omicidio dopo la misura cautelare emessa dal gip insieme ad altri cinque indagati come riporta Il Corriere della Sera non solo ha fornito al pusher di Casal Monastero l'arma del delitto, la calibro 38, consapevole della rapina che avrebbe messo in atto, ma lo ha anche nascosto dagli investigatori sulle sue tracce. De Propris ha convinto la fidanzata Giorgia D’Ambrosio, a fornirgli una stanza d’albergo dove trascorrere al sicuro, lontano da casa, la notte del delitto.
Ascoltata la fidanzata di Marcello De Propris
Il coinvolgimento di Marcello De Propris nell'omicidio di Luca Sacchi è emerso dalle intercettazioni telefoniche che hanno rivelato lo scambio di battute tra il ventiduenne e Del Grosso. De Propris infatti era già controllato dalle forze dell'ordine e sotto indagine per precedenti di droga. Gli inquirenti in sede di interrogatorio hanno ascoltato Giorgia D'Ambrosio, un colloquio dal quale è emerso come la giovane, appreso il diretto coinvolgimento del suo ospite nei drammatici fatti, non era più disposta a coprirlo. Il 31 ottobre la ragazza si è presentata spontaneamente nella caserma a via In Selci.
Gli indagati ricorrono al Tribunale del Riesame
I sei indagati per l'omicidio di Luca Sacchi, tramite legali difensori hanno presentato ricorso al Tribunale del Riesame contro le misure cautelari disposte dal gip una settimana fa. A finire in carcere Valerio Del Grosso e il complice Paolo Pirino, già arrestati, Giovanni Princi, l'amico di Luca accusato insieme alla fidanzata della vittima di aver gestito l'affare della compravendita della sostanza stupefacente, Marcello De Propris e suo padre Armando, proprietario dell'arma del delitto e trovato in possesso di 1,5 chili di hashish. Anastasiya Kylemnyk, anche lei con un ruolo di primo piano nella compravendita della droga, è invece attualmente sottoposta all’obbligo di firma in caserma.