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Omicidio Luca Sacchi ucciso a Roma

Omicidio Sacchi, Del Grosso nega l’esistenza dei 70mila euro: ma quei soldi sono fuori dal carcere

Luca Sacchi è stato ucciso durante una compravendita di droga andata male. 70mila euro per quindici chili di marijuana. Eppure Valerio Del Grosso, il 21enne che ha ucciso Luca, ha negato l’esistenza di quel denaro. Una versione che però è smentita dalle intercettazioni telefoniche della sera dell’omicidio. La domanda è: chi è che ha quei soldi fuori da Regina Regina Coeli?
A cura di Natascia Grbic
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"Non ho preso soldi, nello zaino non c'erano soldi". Sono le parole pronunciate ieri da Valerio Del Grosso durante il processo per l'omicidio di Luca Sacchi, il 25enne personal trainer ucciso con un colpo di pistola alla testa la sera del 23 ottobre 2019. Per la prima volta, il 21enne che ha premuto il grilletto e ammazzato materialmente il ragazzo ha parlato, rilasciando delle dichiarazioni spontanee. Ha detto di non conoscere Luca e che non lo voleva rapinare. I 70mila euro che servivano per comprare la marijuana? Per lui, non sono mai esistiti. Eppure sarebbero stati proprio quei 70mila a far venire l'acquolina in bocca al 21enne, così come documentato dalle intercettazioni delle forze dell'ordine. Per quel denaro nello zaino di Anastasiya Kylemnkyk, Del Grosso è tornato indietro dall'Appio Latino a Casal Monastero. È andato a casa di Marcello De Propris e ha preso la pistola per ‘portarglieli via tutti e 70'. Poi è tornato e insieme a Paolo Pirino ha aggredito la coppia: obiettivo, lo zaino di Anastasiya.

"Ascoltami, sto con un amico mio che conosci, bello fulminato… ma se invece io vengo a prendermi quella ‘cosa' che mi hai detto ieri e glieli levo tutti e settanta? Poi ti faccio un bel regalo…". Questo il testo della conversazione tra Marcello De Propris e un Valerio Del Grosso totalmente su di giri, eccitato per tutti i soldi che aveva visto nello zaino di Anastasiya Kylemnyk. E anche Valerio Rispoli e Simone Piromalli, i ragazzi che dovevano fare da intermediari tra Giovanni Princi e i due pusher hanno confermato agli inquirenti l'esistenza del denaro. Dopo l'omicidio, Del Grosso ha portato i carabinieri nel punto in cui lui e Pirino avevano abbandonato lo zaino. Quest'ultimo è stato ritrovato, dei soldi nemmeno l'ombra.

Che Luca Sacchi sia stato ucciso durante una compravendita di droga andata male sembra ormai assodato. Nonostante i pusher e persino gli amici e la fidanzata di Sacchi ne neghino l'esistenza, è chiaro che quei 70mila euro da qualche parte sono finiti. La domanda che viene da porsi è: a chi li hanno dati Pirino e Del Grosso? Hanno paura di qualcuno, per questo hanno deciso di non parlare? Il denaro andrà a finanziare i clan che gestiscono lo spaccio nella capitale? Tutte domande che per ora rimangono senza risposta. Del Grosso ieri ha rotto il silenzio, ma è anche vero che non ha fornito nessun elemento utile alle indagini. Fuori da Regina Coeli c'è qualcuno che ha quel denaro. Qualcuno che non ha un nome e forse non lo avrà mai. Perché qui l'omertà non sta solo dalla parte dei pusher, che probabilmente sperano in uno sconto di pena, ma anche dalla parte degli amici di Luca. Che almeno per ora non hanno intenzione di aiutare a fare luce sulla vicenda.

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