Omicidio Morganti, Emanuele forse ucciso per sbaglio: un amico il vero obiettivo dei killer
Una clamorosa rivelazione che potrebbe rappresentare una svolta nelle indagini sulla morte di Emanuele Morganti. Potrebbe non essere vero che la sera dell'omicidio tutto cominciò con un litigio per un drink al bancone del bar del Miro Music Club. Mentre Emanuele litigava all'interno del locale di Alatri, infatti, i suoi amici discutevano animatamente in piazza con Mario Castagnacci, uno dei due fratellastri in carcere con l'accusa di omicidio volontario. Uno di loro è Gianmarco, l'amico che in tutti i modi cercò di salvare Emanuele dal pestaggio.
Proprio quest'ultimo ieri ha confermato l'episodio alle telecamere di Chi l'ha visto?: "Di fronte alla porta del Miro ho discusso con Mario Castagnacci. E' successo qualche minuto prima che Emanuele fosse trascinato fuori dai buttafuori. Lui mi dice: ‘Vieni, ci prendiamo qualcosa da bere' e io gli dico: ‘No, con te non ci bevo'. A un mio amico aveva detto: ‘Io a te ti ammazzo'. Questo perché aveva discusso con la sorella fuori dal Miro quest'inverno. Io questo l'ho detto al secondo interrogatorio, perché inizialmente avevo dimenticato tutto". Ricapitolando: pochi minuti prima che i buttafuori trascinassero Emanuele fuori dal Miro Music Club, gli amici del ragazzo discutevano animatamente con Mario Castagnacci, che a uno di loro addirittura disse: "Ti ammazzo". Pochi minuti dopo, un gruppetto di persone, tra cui Castagnacci, aggredì brutalmente Morganti. E' possibile, quindi, che i due episodi siano collegati.