Omicidio Luca Sacchi, la mamma: “Un figlio spettacolare, non un delinquente come chi l’ha ucciso”
"Mio figlio era spettacolare, non un delinquente come questi". Sono le parole di Tina, la mamma di Luca Sacchi, il personal trainer ventiquattrenne ucciso da un colpo di pistola nel quartiere Appio Latino di Roma lo scorso 23 ottobre. La donna, intervista dalla trasmissione ‘Quarto Grado', in onda su Rete Quattro, ha commentato alcuni filmati di momenti gioiosi trascorsi in famiglia, circondato dall'affetto dei suoi cari, prima dei tragici fatti che lo hanno visto coinvolto. "Lui era scherzoso, scherzava sempre, in continuazione. Lo sentivi che rideva, era sempre allegro, sempre felice. E rideva, rideva… perché è proprio scherzoso. Era uno scherzo vivente" così lo ricorda la mamma con le lacrime agli occhi.
Il messaggio alla madre di Del Grosso
"Adesso sarà tutta un'altra vita. Io non ho mio figlio. Non so neanche che vita sarà. Mi hanno tolto la vita, il sole mi hanno tolto". E sulla posizione di Valerio Del Grosso, il ventenne in carcere accusato di omicidio e denunciato dalla propria madre, la donna ha detto: "Perché la mamma non glielo dice di parlare, di confessare ciò che è accaduto, se era così brava? Lo sa che significa essere madre, no?".
Anastasiya lontana dalla famiglia di Luca
Parlando della fidanzata di Luca ha spiegato: "Di Anastasiya non posso dire cose brutte, per me era come una figlia, è stata cinque anni con Luca – e ha aggiunto – spero che lei non c'entri assolutamente niente. Io quando stava qui le ho detto ‘Anastasiya, c'entri qualcosa con questa storia?" e lei mi ha risposto ‘No, Tina. No, Tina". Ma la sua assenza risulta strana agli occhi dei genitori del fidanzato: "Non si è fatta più vedere, non c'è più venuta a trovare. Io mi chiedo, se eri innamorata, perché non vieni più? Se mi avesse detto di voler essere al funerale, io l'avrei protetta".
Funerali di Luca Sacchi
I funerali di Luca Sacchi sono stati celebrati nel primo pomeriggio di giovedì scorso, 7 novembre. Un cerimonia privata nella parrocchia del Santissimo Nome di Maria, affollata da amici e parenti. Ad accogliere il feretro all'ingresso in chiesa un rombo di moto, tra le quali, secondo la mamma di Luca, potrebbe esserci stato l'amico Giovanni e la stessa Anastasiya, entrambi irriconoscibili con il volto coperto dal casco integrale. Toccanti le parole di don Mario, che ha presieduto l'omelia: "La morte di Luca ci ha colpito, in un certo senso ci ha fatto morire anche a noi".