Omicidio Luca Sacchi, Anastasia al telefono: “Carabinieri venduti. I parenti di Luca? Ignoranti”
"I carabinieri? Venduti"; i giornalisti? "Dei rompicoglio…"; l'Italia?: "Un paese con leggi di m… Leggi di m…". "Luca aveva parenti ignoranti". Così Anastasiya Kylemnyk, la fidanzata di Luca Sacchi, durante una lunga conversazione telefonica con un'amica alcuni giorni dopo l'omicidio del giovane avvenuto il 24 novembre a Roma. La telefonata risale al 3 novembre ed è stata intercettata dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri: il Corriere della Sera ne ha riportato alcune frasi.
La 25enne costretta assediata dai giornalisti e costretta a lasciare casa
In un primo momento la 25enne ucraina punta il dito contro i giornalisti che l'hanno costretta a un ritiro a Rocca Priora visto la loro continua presenza sotto casa della mamma e del patrigno: "Stanno là sotto, attaccati al citofono… – spiega Anastasia – stavano a esagera’, sempre là sotto, nessuno se poteva move. Finché stanno per strada non possono fa’ niente. Le classiche leggi di m… italiane, no". E poi continua: "Non ce la faccio a usci', c'ho paura che me li trovo pure qua, che ne so… i carabinieri tanto so' i primi venduti, che ne so, me geolocalizzano, capito, dicono… So' stati loro a di' tutto…".
La famiglia di Luca? Ignoranti
E poi il riferimento alla famiglia di Luca che Anastasiya spiega di non voler sentire: "Non so manco come chiamarli, boh, non c’ho idea, cioè visto come se sta a mette tutto, anzi come gliel'ha messo l'avvocato loro" […] "La madre sta incazzata con me? Viene da una famiglia di calabresi ignoranti". E poi le accuse dirette sulle bugie che la famiglia avrebbe detto in merito a Giovanni Princi: "Era di casa anche lui e alle volte si fermava a dormire lì", mentre i genitori del 24enne hanno sempre detto di non conoscerlo.