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Omicidio Giuseppe Galvagno, scarcerati due buttafuori fermati per l’omicidio

Due dei cinque buttafuori indagati sull’omicidio di Giuseppe Galvagno sono stati scarcerati mentre cono confermati gli arresti per gli altri tre uomini del personale della sicurezza. Su decisione del Gip Maddalena Cipriani, in cella, al Regina Coeli, rimangono Fabio Bellotazzi, Emiliano Dettori e Davide Farinacci.
A cura di Alessia Rabbai
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Due dei cinque buttafuori indagati per l'omicidio di Giuseppe Galvagno sono stati scarcerati, mentre sono confermati gli arresti per gli altri tre uomini del personale della sicurezza. Questa la decisione del Gip Maddalena Cipriani sulla vicenda dell'aggressione al 50enne consumata davanti alla discoteca San Salvador, in viale dell'Oceano Atlantico all'Eur, ora chiusa per 90 giorni. L'uomo, secondo i risultati emersi dalle indagini, è morto per le violente percosse ricevute all'uscita del locale. In cella, a Regina Coeli, rimangono Fabio Bellotazzi, Emiliano Dettori e Davide Farinacci.

Omicidio dell'Eur: restano in carcere tre buttafuori

Il Gip ha confermato l'arresto per gli altri 3 buttafuori, con motivazione di pericolo di inquinamento delle prove e rischio di recidiva. Il magistrato ha dichiarato che esisterebbe "pericolo desumibile dalle modalità e circostanze del fatto e dalla particolare violenza posta in essere ai danni della vittima nonché dall’atteggiamento tenuto anche immediatamente dopo il fatto in cui nessuno dei tre si era di fatto preoccupato di sollecitare l’intervento dell’ambulanza – inoltre sottolinea – appare allo stato necessaria la custodia in carcere proprio per garantire l’acquisizione di ulteriori elementi di prova in modo genuino nonché per contenere la violenza mostrata; tale misura si impone nonostante lo stato di incensuratezza per la gravità dei fatti e per il complessivo comportamento tenuto dai tre fermati".

L'omicidio di Giuseppe Galvagno fuori una discoteca dell'Eur

I carabinieri hanno trovato il corpo dell'uomo vicino a un locale della movida romana. Secondo le ricostruzioni della vicenda, Giuseppe Galvagno, durante la serata, avrebbe avuto una violenta discussione con alcuni clienti della discoteca e sarebbe stato allontanato dal locale. Secondo la testimonianza della compagna che era con lui, a scatenare la lite sarebbe stato l'alcol: Giuseppe avrebbe bevuto troppo e sarebbe scaturito un litigio con un altro uomo, forse a causa di apprezzamenti fatti alla donna dello sconosciuto o solo per averla urtata. Galvagno è poi stato allontanato in modo energico dal locale dal personale di sicurezza. La compagna, al momento dell'aggressione, si è allontanata per andare a riprendere la macchina e quando è tornata ha trovato il 50enne agonizzante in strada. Come ha raccontato ai carabinieri, è stata proprio lei, un'infermiera professionale, a prestare alla vittima i primi soccorsi, ma per l'uomo, ridotto in fin di vita, non c'è stato nulla da fare e se lo è visto morire tra le braccia.

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