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Omicidio Gabriel Feroleto, l’avvocato del papà: “Giura che lui non c’era quando è stato ucciso”

Dubbi sulla versione del papà di Gabriel Feroleto, che continua a ribadire di non essere stato presente quando la mamma strangolava il figlio. “Continua ad asserire di non essere stato presente al momento dell’omicidio, lo continua a ripetere. Ha cambiato più volte versione, perché è confuso, cerca di ricordare, poi si ferma, ma non si smuove dalla sua versione e dice: ‘io lì non c’ero'”, spiega ai microfoni di Chi l’ha visto? l’avvocato D’Anna, difensore del papà di Gabriel Feroleto.
A cura di Enrico Tata
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Gabriel Feroleto
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Ha cambiato più volte versione, è confuso e non riesce o non vuole ricordare alcuni dettagli fondamentali per le indagini, ma questa mattina al suo legale, l'avvocato Luigi D'Anna, ha ribadito la sua estraneità dei fatti: "Continua ad asserire di non essere stato presente al momento dell'omicidio, lo continua a ripetere. Ha cambiato più volte versione, perché è confuso, cerca di ricordare, poi si ferma, ma non si smuove dalla sua versione e dice: ‘io lì non c'ero'", spiega ai microfoni di Chi l'ha visto? l'avvocato D'Anna, difensore del papà di Gabriel Feroleto, in carcere con l'accusa di concorso in omicidio insieme alla mamma del piccolo. In un primo momento, in un'intervista rilasciata al Messaggero poche ore dopo la tragedia, aveva dichiarato: "Se ci fossi stato in quel momento avrei potuto fermarla, ma sono arrivato troppo tardi. Sono corso fino a qui, ma i carabinieri mi hanno bloccato, mi hanno messo in macchina e basta". Ad incastrarlo, però, sarebbe la cella agganciata dal suo telefono, la stessa dello smartphone della mamma di Gabriel. "Questa mattina mi è stato notificato un decreto di sequestro probatorio per il telefonino. E vedremo se la cella agganciata sia effettivamente quella dov'è avvenuto l'omicidio. Ma per ora di questo non ho contezza", ha detto l'avvocato.

I sospetti sugli orari che non quadrano

Il papà di Gabriel sostiene di essere tornato intorno alle 16 e 30, 17 dalla mamma del bambino. "Ci sono dei testimoni sentiti dalla procura che lo collocano in quel luogo già intorno alle 14 e 30, altri intorno alle 13. Non si è capito a che ora è andato via dalla casa della mamma del bambino. Alcuni dicono alle 14 e 30 era ancora lì. Ma non si riesce a capire dove stava in quei momenti e questo non me lo riesce a dire neanche lui perché è confuso. Dice ‘non me lo ricordo'. E' molto confuso, stamattina ci ho riparlato e già mi appariva più lucido", spiega ancora l'avvocato. Intorno all'ora di pranzo, quindi, il papà di Gabriel Feroleto era ancora a casa della ex moglie, poi sicuramente intorno alle 16 o 16 e 30 si trovava a Villa Santa Lucia con la sua nuova compagna. Intorno alle 17 è tornato a casa del piccolo Gabriel, ma il bimbo era già morto. La bisnonna del bimbo ha riferito che la nipote era uscita con il figlio intorno all'ora di pranzo. Gli investigatori dovranno riuscire a ricostruire le due ore mancanti: cosa ha fatto il papà di Gabriel dalle 14 alle 16?

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