Omicidio Desirée Mariottini, i tre indagati chiedono di essere scarcerati
I tre indagati per la morte di Desirée Mariottini hanno chiesto al tribunale del Riesame di essere scarcerati. I legali dei tre arrestati a Roma hanno presentato istanza al giudice per la revoca o la sostituzione delle misure cautelari per i loro assistiti. Nei prossimi giorni verrà fissata l'udienza, forse già entro la fine di questa settimana. Mamadou Gara, 27 anni, Brian Minteh, 43 anni, e Chima Alinno, 46 anni, sono accusati dei reati di omicidio, violenza sessuale e cessione di stupefacenti. Stesse accuse per Yusif Salia, il32enne ghanese fermato a Foggia e là detenuto. Il gip pugliese ha convalidato il fermo.
Cinque sostanze stupefacenti trovate nel corpo di Desirée
Secondo i primi esami tossicologici, nel corpo della 16enne violentata e uccisa in un palazzo abbandonato del quartiere San Lorenzo di Roma sono state rilevate tracce di cinque sostanze stupefacenti: cannabis, cocaina, eroina, alcolici e psicofarmaci. Per gli investigatori la droga e l'alcol le sarebbe stato somministrato con lo scopo di stordirla e quindi di poter abusare di lei. Un mix di alcol e droghe che poi avrebbe provocato la morte di Desirée. Per il momento nessuno dei quattro indagati ha ammesso di avere responsabilità nella morte della 16enne di Cisterna di Latina. Le indagini proseguono e si attendono ulteriori dettagli dai risultati degli esami approfonditi sul corpo della ragazza.