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Olimpiadi Roma, Malagò fa il baciamano a Raggi: “Ci sono piani B”

Incontro tra Virginia Raggi e Giovanni Malagò all’indomani del no del sindaco alla candidatura di Roma per le Olimpiadi 2024. Tra i due un baciamano, ma poi molta freddezza. Malagò: “Ci sarebbero diversi piani B, ma non è la strada corretta”. Il Campidoglio pronto a difendersi da eventuali azioni legali del Coni. Intanto Di Battista attacca Malagò: “Un coatto”.
A cura di Francesco Loiacono
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All'indomani del no del sindaco Virginia Raggi alla candidatura di Roma per le Olimpiadi del 2024, il primo cittadino e il presidente del Coni Giovanni Malagò si sono incontrati nella Sala delle Armi, al Foro Italico, per la presentazione del logo dei campionati europei di calcio Euro2020, che si svolgeranno in diverse città d'Europa tra cui la Capitale.

Tra i due, dopo il mancato incontro di ieri, l'atteggiamento è stato di generale freddezza, con il sindaco che ha preso posto dalla parte opposta della sala rispetto a Malagò. Quest'ultimo però ha stupito la platea con un gesto galante rivolto al sindaco: non appena Virginia Raggi è entrata in sala Malagò l'ha richiamata facendole il baciamano. Ma lui stesso ai cronisti ha poi minimizzato il gesto: "E' un fatto di educazione, chi mi conosce sa che lo faccio da sempre con le donne con cui non ho confidenza".

Il Campidoglio pronto a difendersi da azioni legali

Più importanti sono invece gli scenari possibili all'indomani dell'ufficialità della decisione della Raggi, comunque nell'aria già da diversi mesi. Malagò ha confermato l'esistenza di strade alternative, negando però di volerle percorrere: "Formalmente non è finita, ma nella sostanza quando un'amministrazione comunale fa venire meno la candidatura è chiaro che questo non è visto bene dalla comunità internazionale", ha detto il presidente del Coni, esplicitando ulteriormente il suo pensiero: "Teoricamente ci sarebbero diversi piani B. Ma dal primo giorno ho sostenuto che questa non è la strada giusta, non è corretto, non è elegante e credo sia una cosa non da fare e non lo faremo. Ci adegueremmo ad una decisione che comunque consideriamo ingiusta e sbagliata".

Dall'altra parte il Campidoglio sembra si stia preparando, anche a livello legale, a fronteggiare un'eventuale richiesta di risarcimento per danni da parte del Coni: secondo l'Ansa il Comune si starebbe tutelando prima con la mozione da votare in aula per confermare il no alle Olimpiadi – dopo quella che invece diede il via libera alla candidatura, durante la giunta Marino – e con una lettera di spiegazioni che il sindaco dovrebbe inviare al Cio.

Malagò, che all'arrivo al Foro Italico ha rivolto qualche battutina al sindaco in merito al ritardo – a causa di un pranzo – con cui si è presentata ieri all'incontro decisivo per la candidatura olimpica, ha poi escluso un nuovo incontro con la Raggi.

Polemica Di Battista-Malagò: "Un coatto"

Intanto una polemica che riguarda il presidente del Coni è partita da una dichiarazione su Facebook del deputato Alessandro Di Battista: "Malagò ha detto alla Raggi: ‘Le consiglio di non presentare la mozione' perché ‘gli amministratori che firmeranno quella delibera dovranno assumersi le loro responsabilità'. Se non sapessimo che si tratta di parole di un semplice coatto potremmo quasi scambiarle per un minaccia. Virginia Raggi e il M5S sono stati votati al ballottaggio dal 67% dei romani". La replica di Malagò questa mattina, affidata ai cronisti: "Per Di Battista sono un coatto che minaccia? Me l'hanno riferito, anche i miei amici più cari mi hanno detto tante cose, affettuose e ironiche, ma onestamente non penso di essere un coatto. Penso che la mia vita e il mio stile dicano qualcosa di diverso, ma anche su questo rispettiamo le opinioni di tutti".

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