Oggi i funerali di Franco Mandelli: “Non inviate fiori, ma donazioni per sconfiggere i tumori del sangue”

Si sono svolti oggi a Roma, a mezzogiorno, i funerali del professor Franco Mandelli, il ‘papà' dell'Ematologia italiana, il medico che ha curato migliaia di pazienti e contribuito alla ricerca per combattere e sconfiggere i tumori del sangue, dalla leucemia ai linfomi. L'ultimo regalo del professore è, ancora una volta, ai suoi pazienti. I familiari hanno chiesto di non inviare nessuna corona o mazzo di fiori, ma di continuare a sostenere l'Ail, L'associazione contro i Linfomi, Leucemia e Mieloma della quale Mandelli era fondatore e presidente onorario. "Chiunque voglia far sentire il proprio appoggio e sostenere la lotta contro i tumori del sangue può cliccare qui sotto ed effettuare una donazione liberale. Grazie", si legge sul sito dell'Ail.
L'Ail nasce l'8 aprile del 1969 a Roma, con lo scopo di promuovere in Italia lo sviluppo della ricerca medica nel campo delle leucemie e delle altre emopatie. Senza RomaAil, la sezione romana dell'associazione, non ci sarebbe stata l'ematologia romana, scrive Mandelli nella sua autobiografia. E "senza le altre sezioni dell'Ail non sarebbero nate le tante Ematologie in Italia che, distribuite dall'estremo Nord all'estremo Sud, hanno consentito di creare una rete di centri all'avanguardia nel mondo". L'Ail conta più di 20mila volontari in tutta Italia, oltre 700 tra medici e infermieri finanziati, 40 centri di assistenza domiciliare e più di 30 case alloggio (dati riportati nell'autobiografia di Mandelli ‘Ho sognato un mondo senza cancro'.