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Nuova aggressione in corsia: al San Camillo un uomo insulta e fa un occhio nero all’infermiera

È accaduto la scorsa notte all’interno del nosocomio romano. L’aggressore, un uomo di 48 anni con precedenti, è stato fermato dai carabinieri e denunciato a piede libero. Alla donna aggredita con insulti e schiaffi la solidarietà dell’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato: “Si tratta di un nuovo episodio di violenza nei confronti del personale sanitario”.
A cura di Redazione Roma
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Ancora un caso di aggressione tra le corsie di un ospedale a Roma. Questa volta a farne le spese è stata un'infermiera che lavora all'Ospedale San Camillo. La donna si trovava in compagnia di due colleghe, aveva appena smontato dal servizio e si era trattenuta a scambiare due chiacchiere, quando è stata travolta dagli insulti e dalle minacce di un uomo, la cui rabbia sarebbe stata scatenata da un diverbio per futili motivi. In una manciata di secondi la violenza da verbale è diventata fisica e la donna è stata colpita da uno schiaffo in pieno viso. Sul posto sono giunti i carabinieri della Stazione di Porta Portese che hanno individuato l'uomo e lo hanno denunciato a piede libero. Identificato per un 48enne romano con precedenti, dovrà ora rispondere dell'accusa di lesioni personali. Solo uno spaventa e nessuna grave conseguenza per fortuna per l'infermiera: la botta ricevuta in pieno viso le ha un trauma contusivo ad un occhio. Medicata nella stessa struttura, l'occhio nero guarirà in pochi giorni.

Solidarietà alla dipendente dell'ospedale è arrivata anche dall'assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D'Amato. "Voglio esprimere la piena solidarietà all'infermiera aggredita la scorsa notte presso l'ospedale San Camillo di Roma. Si tratta di un nuovo episodio di violenza nei confronti del personale sanitario da parte di un uomo già noto alle Forze dell'Ordine. Mi auguro – conclude la nota – che ci sia una giusta pena perché questi soggetti vanno allontanati dalle strutture sanitarie". Nonostante ormai un anno fa è stato approvato il disegno di legge che prevede un aggravante specifica per gli atti di violenza e le minacce nei confronti degli operatori sanitari, i numeri delle aggressioni che avvengono nelle sale dei pronto soccorso e nelle corsie di ospedale purtroppo non accennano a diminuire.

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