Noemi Carrozza forse morta per l’asfalto dissestato: “Nel 2018 già 50 vittime dell’asfalto di Roma”
Le condizioni dell'asfalto, e in particolare le radici sporgenti ai bordi della carreggiata, potrebbero aver causato la morte di Noemi Carrozza, 20 anni, astro nascente del nuoto sincronizzato, che ha perso la vita venerdì scorso in un incidente mentre con il suo scooter percorreva via Cristoforo Colombo all`altezza di Via di Villa Plinio. L'autopsia sul corpo della ragazza ha escluso sia il malore che un impatto con altre vetture e per questo la procura ha aperto un fascicolo di indagine per omicidio stradale a carico di ignoti. A questo punto, spiega l`avvocato Piergiorgio Assumma, presidente Onvos – Osservatorio Nazionale per la tutela delle Vittime di Omicidio Stradale, "terminati gli opportuni rilievi sul posto, si potranno determinare le responsabilità penali. Se fosse confermato il dato secondo il quale il cattivo stato del manto stradale della Capitale sarebbe responsabile di almeno 50 vittime dall'inizio dell'anno, ciò rappresenterebbe, in diritto penale, una ipotesi di colpa grave".
Secondo Assumma, alla luce di quanto emergerebbe dalle indagini sulla morte della nuotatrice, "ritornerebbe ancora una volta all`attenzione pubblica il problema dello stato manutentivo del manto stradale sul territorio della Capitale". Intanto domani amici, parenti e compagne di allenamento daranno il loro ultimo saluto a Noemi dalle 10 presso il polo natatorio di Ostia, dove sarà allestita la camera ardente. Successivamente, alle 14:30, si svolgeranno i funerali nella chiesa di Santa Monica di Ostia.