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Nettuno, uccide il cognato con un colpo di fucile in casa: “Tradisci mia sorella”

Così una domenica in famiglia si è trasformata in una tragedia che ha distrutto due famiglie, il litigio è degenerato in rissa e poi in omicidio. Tra i due uomini i rapporti erano tesi da tempo. Da quanto si apprende in particolare accusa l’uomo ora arrestato per omicidio accusava il cognato di tradire la sorella con altre donne.
A cura di Redazione Roma
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Si delinea con maggiore chiarezza quanto accaduto nella mattinata di ieri – domenica 27 ottobre – in un'abitazione in via degli Abruzzi a Nettuno. Qui un uomo di 50 anni, Luan Zalda, ha sparato un colpo di fucile verso il cognato Shpendi Allushi, un cittadino di origini albanesi, centrandolo al volto. Ricoverato all'ospedale di Anzio dove è arrivato in condizioni disperate, l'uomo è morto dopo poche ore. Quello che sembrava in un primo momento un drammatico incidente domestico, ha preso invece i contorni dell'omicidio. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti tra i due uomini è scoppiato un furibondo litigio che è presto degenerato. Da quanto si apprende non è la prima volta che tra i due uomini, i cui rapporti erano tesi di tempo, si arrivasse a far volare parole grosse, ma nessuno si poteva aspettare un epilogo del genere. Al centro dei dissidi tra i due uomini il rapporto tra la vittima e la moglie: il fratello, ora accusato di omicidio, non sopportava i presunti tradimenti e umiliazioni di Allushi nei confronti della donna.

Il litigio in famiglia sfociato in omicidio

Prima gli insulti, poi la violenza e quella che doveva essere una domenica da passare insieme in famiglia si è trasformata in un dramma che ha distrutto due famiglie. In particolare Zalda accusava il cognato di tradire la moglie, ovvero sua sorella, con altre donne. Le indagini stanno venendo portate avanti dai carabinieri della stazione di Anzio, che hanno tratto il 50enne in arresto e sequestrato il fucile, un fucile da caccia trasformato artigianalmente in un canne mozze da cui è stato esploso il colpo fatale.

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