Nettuno, massacrano di botte un venditore di rose e scappano: fermato un ventenne
Prima gli strappano il mazzo di fiori dalle mani e lo gettano in terra per schernirlo, poi tentano di rubargli il portafogli e, di fronte alle sue proteste, lo picchiano a calci e pugni prima di darsi a una precipitosa fuga. L'increscioso episodio è avvenuto alcune sere fa al porto di Nettuno, tra decine di persone che si stavano godendo un po' di brezza marina nel tentativo di avere un po' di sollievo dall'afa di questi giorni. Nel mirino dei balordi un cittadino originario del Bangladesh che stava offrendo in vendita delle rose alle coppie sedute tra i tavolini dei bar e i ristoranti. L'uomo è stato soccorso sul posto e trasportato in ospedale per essere medicato. I medici hanno constato un trauma facciale, con una frattura scomposta delle ossa del naso, un trauma contusivo all'emitorace e all'addome, con una prognosi di un mese.
Sul posto sono giunti gli agenti del commissariato di Anzio che, dopo essersi assicurati che la vittima del pestaggio fosse presa in carico dal personale sanitario del 118, si sono messi sulle tracce degli aggressori. Dopo delle indagini serrate, e basandosi sulla testimonianza del venditore ambulante, i poliziotti hanno individuato e fermato uno dei due presunti aggressori. Si tratta di un ragazzo italiano di 20 anni che dovrà rispondere dell'accusa di tentata rapina, violenza e lesioni. Denunciato anche un 22enne che, seppur non coinvolto nell'episodio, si sarebbe recato alcuni giorni dopo dalla vittima per minacciarlo al fine di convincerlo di ritirare la denuncia, in compagnia del fermato.