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Nettuno: funerali di Nicolò Perniconi, il bimbo di due anni morto annegato in uno stagno

Una folla di persone si è stretta intorno al dolore della famiglia di Nicolò Perniconi, il bimbo di due anni morto affogato nello stagno dei pesci a casa dei nonni a Nettuno, in provincia di Roma. I funerali sono stati celebrati oggi nella chiesa di Sant’Anna, che ha accolto una piccola bara bianca.
A cura di Alessia Rabbai
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Una piccola bara bianca (Foto La Presse)
Una piccola bara bianca (Foto La Presse)

Una piccola bara bianca ha fatto ingresso questo pomeriggio nella chiesa di Sant'Anna a Nettuno, che ha ospitato i funerali di Nicolò Perniconi, il bimbo di due anni morto affogato nello stagno dei pesci nella casa dei nonni a Nettuno. Una tragedia senza fine, che ha sconvolto un'intera comunità, stretta oggi attorno al dolore della famiglia del piccolo angelo, volato in cielo troppo presto. Una folla di persone in lacrime, davanti al sacerdote che ha celebrato la Messa, ricordando che Dio è misericordioso e che Nicolò ora, si trova in un posto bellissimo, spensierato e sereno, a giocare insieme a tanti altri bambini che, proprio come lui, hanno dovuto lasciare i genitori prematuramente, morendo prima di loro. Un dolore che ha scosso tutti. Presente alla cerimonia anche il sindaco di Nettuno, Alessandro Coppola.

Nicolò morto annegato in uno stagno a casa dei nonni

I tragici fatti risalgono alla mattina di sabato 8 giugno e sono accaduti nella cittadina lungo il litorale della provincia a sud di Roma. Nicolò stava giocando con il suo retino vicino allo stagno a casa dei nonni, voleva prendere i pesci. Pochi attimi lontani dallo sguardo della mamma e della nonna che sono però bastati a tramutare quella che doveva essere una giornata alla fine della settimana, all'insegna della tranquillità e del relax, in un dramma. Il bimbo si è sporto troppo ed è scivolato, finendo in acqua. Inutili i soccorsi, per il piccolo non c'è stato purtroppo nulla da fare, ogni tentativo di rianimarlo si è rivelato inutile. Sul caso indagano agli agenti della polizia scientifica del Commissariato di Anzio. Al vaglio la posizione della mamma e della nonna.

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