Nettuno, così agiva la Banda della Punto Bianca: vittime indifese e pestaggi stile Arancia Meccanica
Non puntavano mai adulti grossi e ben piazzati, ma solo chi potevano sopraffare facilmente e in breve tempo. Mai più di una persona per volta: e così, in quattro contro uno, la banda della Punto Bianca metteva a segno rapine su tutta la zona del litorale laziale, terrorizzando i passanti che avevano la sfortuna di trovarseli davanti. Le vittime venivano pestate e poi rapinate dei loro averi: cellulari, portafogli, orologi, erano costrette a consegnare tutto a quegli aguzzini che sembravano usciti da Arancia Meccanica. Sono stati arrestati l'altra notte al termine di un inseguimento rocambolesco per le vie di Nettuno: per tentare la fuga hanno speronato la macchina della polizia e ferito sette agenti. Nel corso dell'inseguimento, gli agenti hanno sparato dodici colpi di pistola alle ruote e al cofano della Punto bianca dei rapinatori: solo a quel punto hanno arrestato la loro folle corsa.
Banda della Punto Bianca, arrestati 4 giovanissimi
Sono quattro i ragazzi arrestati: si tratta di Salvatore Manto, Matteo Sabatini, Lazzar Mhatan Irinel e Nizar Ghardi. Tutti giovanissimi, erano già stati segnalati alle forze dell'ordine per diverse rapine ed estorsioni commesse sul litorale laziale. Secondo chi indaga, la banda della Punto Bianca sarebbe l'autrice di almeno nove colpi effettuati nella zona compresa tra Anzio e Latina. E sarebbero sempre loro ad aver danneggiato qualche giorno fa alcune civette della Guardia di Finanza di Nettuno parcheggiate fuori la caserma. I quattro sono accusati di diversi reati: rapina, furto e danneggiamento di beni dello Stato, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, e detenzione di attrezzi atti allo scasso. In macchina, infatti, avevano due coltelli a serramanico, un coltello a scatto, una freccia da balestra e un paio di forbici: e proprio quest'ultimo oggetto li ha ricollegati ad altre quattro rapine fatte sempre nella zona.
L'arresto dopo il pestaggio di un ragazzo pakistano
I quattro giovani sono stati arrestati l'altra sera dopo la denuncia di un ragazzo pakistano ospite di un centro d'accoglienza di Nettuno. Il branco lo ha prima minacciato con un coccio di bottiglia, poi gli ha spaccato a testate il setto nasale per portargli via il cellulare e il portafoglio. Dopodiché, sono fuggiti a bordo della Punta Bianca. Le forze dell'ordine li hanno rintracciati in poco tempo ma hanno faticato non poco ad arrestarli: gli agenti feriti, refertati in ospedale, hanno riportato ferite guaribili in quindici giorni.