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Neonato morto a Civitavecchia, l’autopsia: polmonite da aspirazione di meconio

Dai primi accertamenti sul corpicino del neonato morto all’ospedale San Paolo di Civitavecchia è emersa l’ipotesi di una polmonite da aspirazione di meconio. Ora l’incaricato dalla procura dovrà stabilire se fosse stato possibile intervenire diversamente e se sussistano eventuali responsabilità da parte dei nove indagati, tra medici e infermieri.
A cura di Alessia Rabbai
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Una polmonite da aspirazione di meconio. Sarebbe questa la causa del decesso del neonato morto lo scorso 22 ottobre a due ore e mezza dal parto nell'ospedale San Paolo di Civitavecchia. Ieri il medico legale Stefano D'Errigo incaricato dalla Procura ha svolto l'autopsia sul corpicino del piccolo presso l'Istituto di Medicina Legale del Verano a Roma. Presenti duranti gli esami i legali difensori degli indagati e della famiglia del neonato.

Neonato morto: forse per una polmonite

Una polmonite derivante dall'aspirazione del liquido amniotico è la probabile ipotesi del decesso del neonato, in attesa che il medico legale depositi la documentazione definitiva. Ora è necessario capire se si fosse potuto intervenire già nelle ore precedenti al parto, riconoscendo un'eventuale sofferenza fetale grazie all'analisi dei tracciati cardiotocografici, utili a valutare il benessere del feto, oppure nella fase post parto con manovre per liberare il corpo dal liquido amniotico.

L'avvocato dei genitori: "Vogliamo conoscere la verità"

"C'è da capire se la scelta di intraprendere un parto naturale sia stata corretta o piuttosto se fosse stato necessario intervenire d'urgenza con un cesareo" ha spiegato contattato da Fanpage.it il legale dei genitori, Davide Capitani. Nei prossimi giorni si procederà a effettuare ulteriori analisi sui campioni biologici prelevati. "Vogliamo conoscere la verità – continua l'avvocato – capire cosa effettivamente accaduto in quelle poche ore".

Ospedale San Paolo: nove indagati per omicidio colposo

Per il decesso del neonato a seguito della denuncia dei genitori la Procura di Civitavecchia ha aperto un'inchiesta per omicidio colposo e ha iscritto nove nomi, tra medici e infermieri, nel registro degli indagati. Un atto dovuto, per dare la possibilità agli inquirenti di far luce sulla morte del bimbo e per accertare eventuali negligenze tra il personale del nosocomio. Nel frattempo di pari passo proseguono le indagini dei carabinieri di Civitavecchia, incaricati dal sostituto procuratore Roberto Savelli, che hanno acquisito la cartella clinica della mamma e che stanno ascoltando diverse persone presenti sul posto, tra le quali il papà. "La nascita si è svolta regolarmente per poi osservare, nonostante l’assistenza intensiva, un deterioramento ingravescente ed irreversibile delle condizioni cliniche del neonato fino al decesso" si legge in una nota della Asl Rm4.

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