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Covid 19

Nel Lazio tamponi anche a chi ha sintomi lievi: più test con l’apertura dei nuovi laboratori Covid

Con l’apertura dei nuovi laboratori dedicati ai tamponi per la ricerca del coronavirus e con la diminuzione dei casi sul territorio regionale, nel Lazio i test verranno estesi anche a chi presenta sintomi molto lievi.
A cura di Enrico Tata
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Foto di repertorio
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Con l'apertura dei nuovi laboratori dedicati ai tamponi per la ricerca del coronavirus e con la diminuzione dei casi sul territorio regionale, nel Lazio i test verranno estesi anche a chi presenta sintomi molto lievi. In attesa della validazione dei kit sierologici sulla ricerca degli anticorpi (che comunque non serviranno per una valutazione diagnostica) i test molecolari (i tamponi) rimangono l'unico strumento per capire se una persona, in un dato momento, è affetta oppure no da Covid-19. Nella regione della Capitale, quando è scoppiata l'emergenza coronavirus, l'unico laboratorio autorizzato ad analizzare i tamponi eseguiti era quello dell'Istituto Spallanzani. Poi, il 6 marzo, l'assessore alla Sanità, Alessio D'Amato, annunciò l'affiancamento di altri centri: quello dell'ospedale Sant'Andrea, che si occupava dei test nel territorio delle Asl Roma 4 e Roma 5, quello del Policlinico di Tor Vergata, dove arrivavano i test di Frosinone e della Asl Roma 2, quello del Policlinico Gemelli (Rieti e Viterbo), quello del Policlinico Umberto I (Asl Roma 1), quello dell'ospedale Santa Maria Goretti di Latina per la asl locale e infine quello del Campus biomedico, centro di riferimento per la Asl Roma 6.

Ampliata la rete dei laboratori Covid

La rete, però, è stata ulteriormente ampliata nel corso del mese di marzo: a Genzano di Roma è partito, il 3 aprile, il laboratorio per il test Covid al ritmo di 80 tamponi al giorno e si occuperà dei test della zona dei Castelli Romani. Operativi anche i laboratori all'Ifo, all'ospedale di Viterbo, all'ospedale San Giovanni e anche all'ospedale San Camillo, dove ieri Zingaretti e D'Amato hanno inaugurato il laboratorio che, la scorsa settimana, era stato sabotato e danneggiato a poche ore dall'apertura. Una rete diagnostica, quella messa in campo dalla Regione Lazio, che si conferma una delle più estese di tutta Italia e in effetti, nonostante sia l'ottava regione per numero di casi, è la quinta per numero di tamponi eseguiti. Tra ieri e l'altroieri sono stati processati oltre 6mila tamponi a fronte di un aumento di contagi molto basso: solo 117 nuovi casi rispetto al giorno precedente.

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