Natale senza Befana a piazza Navona: lo storico mercato potrebbe saltare
Lo storico mercato di Natale a Piazza Navona forse non si farà. A quattro giorni dall'avvio ufficiale non c'è ancora nessuna bancarella, solo la giostra dei cavalli. Le concessioni per gli ambulanti quest'anno sono 72, ma a ritirarle si sono presentati, fino ad ora, solo le dodici compagnie di spettacoli ambulanti previste. Gli altri commercianti invece protestano contro il primo Municipio della Capitale colpevole, secondo loro, di aver ridotto le licenze per le bancarelle rispetto alle 115 dello scorso anno. "Ci siamo impegnati a fare un bando che non veniva fatto da oltre dieci anni. È una questione di legalità, di rispetto delle regole. Non ci immaginavamo tanto", si difende così Sabrina Alfonsi, presidente del municipio del centro storico. Ma i commercianti non mollano e oggi hanno presentato al Tar un ricorso per chiedere l'annullamento del bando, che si è chiuso lo scorso 19 novembre. Se il tribunale dovesse dargli ragione, chiunque potrebbe montare il proprio banco a Piazza Navona, nonostante la decisione del Municipio. Una proposta che era stata presentata proprio per restituire decoro al famoso mercatino di Natale. L'idea era di concedere licenze solo a quei commercianti che si occupano di regali e accessori natalizi. Per tentare di riallargare il bando alcuni consiglieri di maggioranza e opposizione avevano presentato una mozione, che non è passata per un soffio.
Secondo Alfiero e Mario Tredicine, che hanno diverse licenze sulla piazza e sono rappresentanti degli ambulanti della Confesercenti e della Confcommercio, i venditori andranno avanti con la loro protesta. Anche a costo di sacrificare una manifestazione che è una tradizione immancabile e che è nata quasi cento anni fa. “Quello che posso dire è che gli operatori sono determinati a salvaguardare il posto di tutti e 115 quanti sono da sempre su questa piazza e che non cerchiamo più alcun accordo con la politica”, dice Tredicine. “Siamo preoccupati. Se dovesse saltare la festa più tradizionale del Natale questo non gioverebbe alla città, ma soprattutto ai romani. Stiamo vagliando alternative”, risponde l'assessore al commercio del I Municipio, Iacopo Emiliani.