Musei Capitolini, dagli Uffizi arriva il celebre autoritratto di Raffaello
Raffaello, il maestro, e i suoi eredi: Parmigianino e Federico Barocci. Un confronto tra tre giganti dell’arte italiana con disegni e stampe che racconteranno la profonda relazione che lega Raffaello, il grande artista urbinate, agli altri due. Da domani, venerdì 2 ottobre, andrà in scena ai Musei Capitolini di Roma la "Raffaello, Parmigianino, Barocci. Metafore dello sguardo", promossa dall'Assessorato alla Cultura e allo Sport di Roma – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, dal MiBACT in collaborazione con il Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, organizzata da MetaMorfosi con Zètema e curata dalla direttrice del Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, Marzia Faietti. Protagonista della mostra è senza dubbio l’autoritratto di Raffaello che arriva direttamente dalla Galleria degli Uffizi di Firenze.
L’esposizione, legge nel comunicato stampa, si propone di evidenziare come il modello di Raffaello abbia concorso a determinare gli orientamenti artistici di Francesco Mazzola detto il Parmigianino e quelli, assai diversi, di Federico Barocci. Il Parmigianino e Barocci sono ricordati nelle testimonianze cinque – seicentesche come eredi dell’Urbinate e considerati entrambi tra i più magistrali disegnatori della loro epoca. Guardando a Raffaello con gli occhi del Parmigianino e con quelli di Barocci, l’esposizione intende dunque affrontare il tema del confronto e quello dell’eredità tra artisti vissuti in epoche e luoghi diversi.